Umbra Group 250

Lo “Scenario dell’Innovazione” ospitato dall’Umbra Group

Un pomeriggio di confronto sulle tematiche del futuro.

ok - Umbra GroupUn evento di valore assoluto come pochi se ne vedono nel panorama regionale. Sabato passato l’onorevole Anna Ascani ha voluto inaugurare la prima tappa della neo associazione “Lo Scenario”, nata come blog su internet e divenuta un progetto concreto, secondo l’esigenza di condurre il dibattito politico oltre le mura interne del Partito Democratico, con lo scopo di rinnovare il confronto e il dibattito fra le parti sociali su temi fondamentali. E se nella prima tappa si è parlato di innovazione, quale miglior luogo avrebbe potuto ospitare l’evento, se non l’Umbra Group, divenuta negli anni simbolo interazionale di ricerca e sviluppo?
Ad aprire i lavori, un video simbolico di Rita Levi Montalcini, che ha introdotto le parole dell’onorevole Ascani “Innovare per chi come me fa politica significa ridurre le distanze tra gli ultimi e primi, significa permettere a chiunque di avere pari possibilità”. Gli onori di casa sono spettati poi a presidente e AD di Umbra Group, con l’amministratore delegato Antonio Baldaccini che ha presentato la visione di un’azienda che continua a crescere e sorprendere: “Abbiamo concluso il 2015 con 157 milioni di fatturato. Il nostro obiettivo è di progredire, avendo un management solido e il giusto spirito di coesione. La nostra idea è di un business che generi valore, non solo economico. L’innovazione – ha aggiunto – non investe solo prodotto e processo, ma passa soprattutto dalla valorizzazione del capitale umano. Puntiamo molto sul nostro welfare aziendale”.
Dopo i saluti di rito del sindaco Mismetti, il primo intervento è toccato a Gianni Riotta, celebre giornalista e scrittore: “Abbiamo paura di innovare, perché significa cambiare le cose. Il mondo va velocissimo e noi crediamo ancora di avere la mentalità giusta. Perché non esiste un Google Italiano o un Facebook francese? Cosa sarebbe successo se Steve Jobs avesse aperto un garage in Germania? La risposta è semplice: gli americani hanno deciso di governare l’innovazione, noi la stiamo subendo e l’unico tentativo che facciamo per ridurre il gap è provare a tassarla”.
Nella fase centrale, molte le storie di successo e innovazione Made in Umbria: da Face4Job, un portale internet che rivoluziona il modo di cercare lavoro, passando per l’esperienza delle “Semente” che opera nell’ambito dell’agricoltura social aiutando giovani con handicap a collocarsi nel mondo del lavoro, per arrivare al Coworking di Foligno, la prima esperienza regionale nella condivisione degli spazi lavorativi. E se il progresso è inarrestabile, l’intervento conclusivo del prof. Alessandro Chessa ha ribadito l’importanza delle competenze scientifiche anche in termini occupazionali, con lo sviluppo tecnologico che guarda sempre più da vicino l’analisi e lo studio di enormi quantità di informazioni (Big Data) e l’introduzione, nei settori più disparati, di quella che comunemente chiamiamo intelligenza artificiale.

GIOVANNI BARTOCCI

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