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Tirreno Adriatico: finale con beffa

tirrenoaÈ stata una Tirreno-Adriatico in chiaroscuro quella che è approdata a Foligno per la terza volta nella sua storia. La due giorni (ma solo sulla carta) ha rivelato delle sembianze più in tinta con i colori di un inverno caratterizzato da un freddo vespertino che con i sapori e i tepori di un’incipiente primavera. E infatti, in omaggio all’adagio per cui la storia, spesso, replica se stessa, a distanza di 13 anni la corsa dei due mari è incocciata nuovamente nel maltempo. Dopo una giornata, quella di sabato, che ha visto la carovana tagliare il traguardo di via Nazario Sauro (a spuntarla è stato il britannico Steven Cummings che, sfruttando le doti di pistard, è scattato ai 3.000 metri scavando un solco fra sé e i suoi incerti inseguitori), la direzione corsa, in accordo con prefettura e questura, si è vista costretta in serata ad annullare la partenza dell’indomani da P.zza della Repubblica, in seguito alle non rassicuranti condizioni meteo che avrebbero potuto mettere in discussione la salute dei corridori. Una decisione che ha immusonito anche il grande pubblico nostrano delle ‘due ruote’. La partenza e il rituale della firma del foglio di via, come dimostrato ampiamente dal passaggio del Giro 2014, sono le vere e uniche occasioni in cui gli appassionati hanno la reale opportunità di avvicinare i propri beniamini, vederli da vicino, scambiare due chiacchiere per una foto o un semplice autografo. Partire dal cuore della città, attraversare vie e vicoli del centro storico, rigorosamente a passo d’uomo, è stata indubbiamente un’occasione persa. Che pochi magari sanno, ma che fu la prima nel 1966, quando incominciò la storia della Tirreno-Adriatico, ad accogliere il gruppone al termine della sua prima tappa: Roma-Foligno, 199 km, a spuntarla fu l’elvetico Rolf Maurer. Dovettero poi passare 37 anni prima di poter riapplaudire un vincitore tagliare il traguardo. Era il 12 marzo 2003, e a transitare per primo in uno sprint mozzafiato, in via F.lli Bandiera, fu Mario Cipollini con indosso l’iride di campione del mondo. Ma il dispiacere e il fastidio di questo iniziale scorcio di primavera avrà occasione di stemperarsi a breve: fra meno di due mesi il ciclismo tornerà a far tappa a Foligno in occasione della corsa “rosa” più prestigiosa al mondo. Fight for Pink.

ALESSANDRO BUFFI PROIETTI

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