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Settimana politica

Barberini: rientro condizionato in Giunta

Luca Barberini rientra in Giunta con varie condizioni sulle materie di sua competenza, sociale e sanità, registrate in un documento proposto dal segretario regionale del PD Giacomo Leonelli e concordato con i rappresentanti della corrente “bocciana”, alla quale egli appartiene. I punti sono: abbattimento delle liste di attesa con risultati da pubblicare, razionalizzazione degli ospedali, riorganizzazione della medicina territoriale e messa in rete dei servizi, digitalizzazione della sanità e piano di riassetto organizzativo da avviare immediatamente. Il piano sociale dovrà essere approvato entro il 30 luglio e intanto la Giunta regionale ha finanziato per milioni famiglie e cittadini con basso reddito e riconosciuto anche un mini-reddito quotidiano a soggetti deboli. Il rientro di Barberini è pressoché una sorpresa, considerato come l’aveva trattato la presidente Marini e le polemiche succedutesi dopo la nomina dei direttori generali e specie di Walter Orlandi, super-direttore della sanità. Nel citato documento i “bocciani” sono riusciti a inserire “l’introduzione di modelli di rotazione” come “principio guida anche negli assetti della macchina burocratico-amministrativa”. Si vedrà, quindi, se a Orlandi sarà trovato un altro posto. Ma la questione dirimente tra Barberini e Marini è la proposta del primo di prevedere per l’Umbria una sola azienda ospedaliera e una sola azienda sanitaria, che il neo-rientrato assessore aveva già avanzato nel 2012.

Mattioli e Baliani liquidatori interni di FILS

Il Sindaco ha scelto la soluzione interna per avviare la liquidazione della società comunale, nominando liquidatori Stefano Mattioli e Feliciano Baliani, rispettivamente presidente e collaboratore di FILS, i quali dovranno presentare un “nuovo” piano industriale dopo quello 2016-2018 approvato di recente dal Consiglio comunale. Quindi, a distanza di poco tempo i due liquidatori dovranno “inventarsi” altri servizi pubblici, che poi il socio Comune deve avallare. Ma quanto fatturato occorrerà per far sì che il bilancio passi in utile e che si formi la liquidità necessaria per pagare tutti i mesi i debiti con INAIL, INPS, banche, Equitalia, fornitori? Perché poi non affiancare ai liquidatori “interni” anche il rappresentante del Collegio dei Revisori che da anni conosce la situazione patrimoniale dell’azienda in sofferenza?

Consiglio comunale: battibecchi, urla, contestazioni, applausi

Forse per la materia delicatissima rappresentata dallo scioglimento di FILS, complici i vecchi attriti di Mismetti con Piccolotti e Filipponi e quelli recenti con Graziosi e Savini, nell’ultimo Consiglio comunale si è superata la decenza. Urla, accuse reciproche, applausi, battibecchi: altro spettacolo indecoroso, che a fatica il presidente Borscia riesce a gestire.

Premi ai dirigenti: UIL non firma

L’UIL aziendale non ha siglato l’aumento di 215.260 euro per il 2015 del fondo di retribuzione e di risultato per i dirigenti comunali, verbalizzando che “non ci sono tutte le condizioni indicate dal Comune per l’integrazione”, mentre hanno firmato CGIL e CISL. La formulazione è la stessa di dicembre approvata unilateralmente dall’amministrazione.

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