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Verchiano, ci sono le casette ma non l’elettricità. Una giovane mamma denuncia la situazione

Chiara C. è una giovane mamma di due bambini, rispettivamente l’uno di sei mesi e l’altro di tre anni. Originaria di Latina, Chiara è andata a vivere dal 2010 insieme a suo marito a Verchiano di Foligno. Come sappiamo, la frazione di Verchiano è stata profondamente segnata dal catastrofico terremoto del 1997, che ha causato ferite insanabili al tessuto sociale e ha provocato una migrazione di popolazione verso le città. La gente rimasta in paese è terrorizzata dagli eventi sismici. Come ci racconta Chiara, ormai dal 30 ottobre, nessuna famiglia di Verchiano dorme più nelle proprie case. È per questo che il Comune ha messo a disposizione della popolazione le casette in legno del sisma del ‘97. La graduatoria per l’assegnazione delle casette in legno, riferisce Chiara, dipende dalle seguenti esigenze: edificio lesionato, presenza nel nucleo familiare di un disabile, presenza nel nucleo familiare di anziani non autosufficienti, presenza nel nucleo familiare di minori. Lei, abitando al secondo piano e avendo due bambini piccoli, ha deciso di presentare domanda. Entrata in graduatoria, le è stata concessa una casetta in legno già a partire dal 31 ottobre. Subito è stato effettuato l’attacco per l’acqua, ma ad oggi non si è riusciti ancora ad allacciare la corrente elettrica. Nonostante le varie segnalazioni, il problema non è stato ancora risolto. Quindi di fatto, le casette sono state assegnate, ma non sono fruibili. “Qui di notte – riferisce Chiara – la temperatura scende sotto lo zero ed è impossibile fruire delle casette non potendole riscaldare. È per questo che intere famiglie nel paese sono costrette a dormire in macchina o nei locali della Proloco. Ci sono stati vari incontri con il Sindaco che aveva promesso di provvedere il prima possibile agli allacci, già a partire da venerdì scorso… ma nulla”. Ecco dunque che, vista la situazione, Chiara è stata obbligata a lasciare Verchiano e a tornare, insieme ai suoi due bambini, al suo paese natale, Latina. Essendo inoltre una libera professionista, è stata costretta ad interrompere la propria attività lavorativa. Chiede per questo al Comune e alle varie istituzioni di risolvere al più presto il problema, per permettere alla sua famiglia e a tutte le altre famiglie di Verchiano di tornare a vivere nella normalità.

CELESTE BONUCCI

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