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Una notte inattesa, il ‘Frezzi’ si presenta. Talento e cultura per il ‘riscatto’ del Liceo Classico

Una notte (nazionale) di riscatto per il Classico, quella di venerdì 13 gennaio, durante la quale una vivace schiera di ragazzi del Frezzi ha riposto cuore e anima nel dare alla scena una serie di esibizioni e spettacoli, tramite i quali si sarebbe dovuto mettere in luce, almeno negli intenti, il buon nome del Liceo Classico davanti ad un ampio numero di futuribili neoiscritti. Condizione purtroppo affatto verificatasi, visto l’esiguo spazio offerto dalla location designata; vale infatti la pena togliersi subito il dente, affermando in tutta certezza che lo Zut non poteva in nessun caso essere il luogo ideale per l’obiettivo dichiarato, mostrandosi comunque molto più disponibile dell’Auditorium, il quale con una richiesta di circa 2.000 euro ha dimostrato di conoscere Mecenate solo in qualità di famoso albergo di lusso romano. Trascurando con una certa malinconia la presenza di un pubblico in maggioranza prossimo al pensionamento, è bene addentrarsi brevemente nel programma e nello svolgimento di una delle Notti Nazionali del Liceo Classico meglio pensate dacché se ne abbia memoria. Diluita in due appuntamenti, uno alle 18 e uno alle 21, la serata si è aperta con due brani egregiamente cantati dal Coro del liceo, che ha così scaldato l’udito dei presenti, preparandoli all’esibizione contigua dell’Orchestra Barocca, prodotto D.O.P dell’istituto Frezzi e gruppo affiatatissimo e parimenti talentuoso di alunni, la quale nell’ambito di questa ricorrenza ha nuovamente dimostrato l’ammirazione e la dedizione del Classico Folignate nei riguardi della musica. La terza esibizione è consistita nella messa in scena dell’opera ‘33 troiani’, rappresentata dai giovanissimi e promettenti attori Simone Pepponi F., Marco Del Gatto, Luca Ottavi, Massimo B. Dolci ecc.; riproposizione esilarante di un’Iliade buffonesca e a tratti grottesca, lontana dal patos tragico dell’opera omerica, ‘33 troiani’ ha saputo dimostrare solidamente (centrando in pieno l’obiettivo) quanto il Classico sia capace di non prendersi troppo sul serio, strappando varie risate anche ad una divertita Rita Barbetti, sommelier ed esperta indiscussa di commedie e tragedie “alla greca”. Il medesimo gruppo ha poi intrattenuto i presenti con alcune letture di Ovidio musicate e cantate, frutto di un profondo lavoro di ricerca e indicative dell’animo leggiadro e della grande fascinazione per l’antico che animano da sempre il Liceo. Lo spettacolo è proseguito a ritmo sostenuto con un dialogo tratto dalla Lisistrata di Aristofane, inscenato deliziosamente da Costanza Proietti e da un’eclettica Alessandra Ciavaglia, di nuovo in scena poco dopo quale Beatrice in ‘Dante, viaggio nell’oltretomba’. Di interesse praticamente universale è stata la performance offerta dal prof. Guglielmo Tini (stretto collaboratore e mente eccezionale della Gazzetta di Foligno, al quale rinnovo gli auguri per i 49 anni da poco conquistati), Claudio Stella e Fiammetta Romoli nella lettura dell’Ars Amandi ovidiana, grazie alla quale è pronosticabile una prossima impennata del numero di studenti impegnati in una relazione. Stendendo un velo pietoso sulla lettura completamente piatta e a tratti superflua di alcune poesie in lingua fra Neruda, Heine e Schwartz, la manifestazione si è conclusa con uno sfoggio di talento indiscutibile (seppure purtroppo decontestualizzato) della splendida Lara Raggi sulle note di Christina Aguilera, seguito da un congedo stringato quanto applaudito del prof. Claudio Stella, suonato come un cordiale e sperato “arrivederci”.

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