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Alla Bartolomei-Castori una famiglia allargata. Colloquio con la direttrice Suor Anna Elvira

ok - opera pia57 gli ospiti con patologie complesse come sclerosi multipla, demenza senile, tetraplegia, malattia di Parkinson, tutti non autosufficienti. Suor Anna Elvira, madre superiora dell’ordine delle Figlie di Sant’Anna, dirige la struttura dell’Opera Pia Bartolomei-Castori. Le Figlie di Sant’Anna, coinvolte in vari impegni a carattere assistenziale e caritativo in asili, ospedali, scuole, case-famiglia per minori, animazione spirituale e pastorale familiare, operano nella struttura sanitaria dal 1920. All’Opera Pia sono presenti altre 4 sorelle, due delle quali con la qualifica di infermiera e due che svolgono assistenza diretta agli anziani. “Tutte impegnate – afferma Suor Anna Elvira – a promuovere e coltivare uno spirito di famiglia allargata. Perché, quando la famiglia di origine consegna la persona anziana alla struttura protetta, questa deve divenire parte di un altro nucleo familiare, anche se molto allargato. L’anziano non autosufficiente è fragile, come un bambino da accudire in tutto. Siamo impegnate – aggiunge la direttrice – ad accompagnarlo con serenità alla fine della sua esistenza terrena, assistendolo spiritualmente, cogliendo i suoi bisogni nel quotidiano che spesso non riesce ad esternare per le patologie gravi che lo affliggono, senza sradicarlo definitivamente dai suoi affetti familiari. Alla famiglia viene richiesta una partecipazione costante anche alle occasioni di incontro e di animazione, per le quali quattro volontari prestano la loro disponibilità. La socializzazione fa parte della missione degli operatori che, oltre all’assistenza riabilitativa di mantenimento, per i ricoverati cercano di sconfiggere apatia e depressione. Per questo ci si serve di un’assistente sociale, che coordina gli ingressi, ha rapporti con gli amministratori di sostegno, si interessa delle esigenze del paziente, svolge le incombenze burocratiche”. La vocazione di Suor Anna Elvira, calabrese, è nata in ospedale dove ha conosciuto proprio le Figlie di Sant’Anna: una scelta di fede per dedicarsi agli altri, coloro che hanno più bisogno. “All’Opera Pia – aggiunge la Superiora – abbiamo sicuramente dei limiti, problemi, numerose difficoltà, ma siamo tutti impegnati, compreso il direttore sanitario Bartolini e il cappellano don Marcello, per gli stessi obiettivi: rendere serena la permanenza, curando l’ospite con amore”. Diverse sono le attestazioni di riconoscenza dai familiari, non ultima quella della famiglia Marzi-Pantaleoni. “Ci stimolano a migliorare”, osserva Suor Anna Elvira. Proprio il figlio di un’ospite, il professor Antonino Scarcella, per ringraziare di come era stata accudita la mamma Elvira deceduta nel 1996, ha donato una sostanziosa somma di denaro che è servita a ristrutturare il fabbricato e a costruire una nuova ala. Anna Maria Bartolomei-Castori, la benefattrice fondatrice dell’Opera Pia “per le povere vecchie abbandonate” nel testamento del 1909 aveva previsto che prima o poi ci sarebbe stato un consistente lascito per continuare l’opera da lei iniziata. Alla Bartolomei-Castori oggi sono ospiti due centenarie.

GIANCARLO ANTONELLI

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