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Là dove si sente la voce del vento Visita pastorale ad Acqua Santo Stefano

Ci sono luoghi particolarmente cari a Mons. Gualtiero Sigismondi e sono quelli legati alla montagna. Ora è il tempo che il nostro Vescovo dedica alla visita pastorale nelle zone più periferiche della Diocesi, là dove sovente sono rimasti in pochi ad abitare e per lo più anziani. Ovunque la sua visita è attesa con trepidazione. È quanto è avvenuto anche ad Acqua Santo Stefano: la piccola chiesa resa accogliente dalle persone che amano questo luogo, dedicato a santo Stefano ma che raffigura negli affreschi un po’ sciupati anche la grande devozione alla Madonna di Loreto. Un luogo di altura non solo attraversato dalla transumanza, ma anche dai pellegrini che si recavano alla Santa Casa. È per questi e altri motivi legati alla tradizione agricola montana che la devozione si estende anche a San Michele Arcangelo e a Sant’Amico, dipinto, oltre che in questo piccolo spazio sacro, anche al Santuario della Madonna delle Grazie di Rasiglia e a Santa Maria Infraportas.

L’affresco più grande, di probabile scuola folignate, è dedicato al martirio di Santo Stefano che, come ha suggerito il Vescovo durante l’omelia, ha un’espressione molto seria mentre dall’alto Gesù lo guarda con partecipazione. Si avverte la cultura del pittore, il quale riconosce che il martirio del Santo è una “sorta di copia del martirio di Gesù”.

La celebrazione, presieduta da Mons. Sigismondi, oltre alla concelebrazione del parroco don Gianluca Antonelli, ha visto la presenza di Mons. Vittorio Peri, Vicario episcopale per la Cultura della Diocesi di Assisi, a suo tempo insegnante del nostro Vescovo presso il Pontificio Seminario Regionale Umbro. È stato un bel modo di ritrovarsi per entrambi, i quali dopo la funzione sacra hanno continuato a dialogare nell’accogliente sede di Borgo La Torre insieme ad un ristretto numero di persone.

Qualche ora di sano ristoro dell’anima e della mente accompagnato dal silenzio dei luoghi che a Mons. Vescovo hanno suggerito un’espressione davvero efficace: in montagna si può respirare il silenzio e ascoltare l’unica voce, quella del vento.

FRANCA SCARABATTIERI

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