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Fragilità e povertà. Cosa fa il Comune

Il concetto di povertà evoca come suo riferimento imprescindibile la condizione di una deprivazione, monetaria e materiale, tale da impedire alla persona di raggiungere uno standard di vita in grado di soddisfare almeno i suoi bisogni essenziali. Ad oggi, si può dire che con il termine povertà ci si riferisce a condizioni di sofferenza anche molto diverse fra loro. Di queste si sottolinea, sempre più frequentemente, il fatto che non si tratti necessariamente di condizioni irreversibili, né tanto meno di destini sociali ereditati alla nascita: così che si tematizzano, assieme ai percorsi di progressiva cronicizzazione, anche le possibilità di fronteggiamento. L’analisi sociale ha posto attenzione sia sulle fragilità sperimentate sia sulle risorse messe in gioco. Nell’analisi dei dati, quindi, specifico interesse è stato accordato alle cause della “fragilizzazione”. Nel raccogliere le cause che hanno determinato la situazione di fragilità delle persone e delle famiglie nel nostro Comune, possiamo senza dubbio porre attenzione su due elementi molto importanti: il primo intende mettere in evidenza aspetti che fanno riferimento alle ineludibili fasi del ciclo di vita della famiglia (nascite, matrimoni, morte, ecc.) e dei suoi membri (adolescenza, pensionamento vecchiaia); il secondo invece si riferisce ad eventi “accidentali” e non prevedibili relativi alla vita familiare e professionale (separazione, licenziamento), alla vita dei singoli (malattia, incidenti, reclusione) o a fenomeni macro-sociali (migrazione, ecc.). Nel quadro di questo spaccato sociale complesso, sia per il numero di attori e per le dinamiche dei fenomeni, sia per la diversità dei problemi in campo e la molteplicità delle politiche di azione, l’Amministrazione Comunale nell’anno 2017 ha inteso adottare anche il modello SIA, una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizione di grande fragilità. Tale progetto viene costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge tutti i componenti, creando così un patto tra servizi e famiglie che implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia. Sono 102 i nuclei familiari che attualmente stanno beneficiando del SIA.

MAURA FRANQUILLO

Assessore alle politiche sociali

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