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Tubi blu

Nella sua baldanzosa marcia verso i diritti umani e i doveri civici, la pagina Facebook di “Segnalazioni Foligno” è, perlomeno, utile a soppesare la materia cerebrale di chi vi interviene. Questa settimana ci addita una sconveniente pratica in voga tra i possessori di cani incontinenti. Lo fa con tanto di fotografia di un sacchetto di escrementi canini lasciato da uno zelante padroncino all’interno di uno di quei corrugati di plastica che affiorano dalle non più recenti pavimentazioni. Un iscritto prende lo spunto per chiedere se questi tubi rimarranno lì per sempre. Domanda pletorica. È come chiedersi se i cani al guinzaglio continueranno o meno a defecare. Per fortuna (del sagace Sorbi, ideatore e amministratore della pagina) interviene Giampaolo, avvertendo di non toccare – “per carità” – quel tasto. Insomma, chi tocca i tubi muore. Luca, passando dall’etica all’estetica, ironizza sulla possibilità non recepita che i corrugati blu ormai facciano parte dell’arredo urbano. Certe volte, va detto, s’accende nei social un barlume d’ironia a far salire il livello della discussione, che poi precipita di nuovo; come nel caso dell’intervento successivo in cui una ragazza indignata scrive, in difesa dello zelante padroncino, che questi ha fatto proprio bene a depositarvi la cacca del suo cane, dato che giorni addietro è stata costretta a gettare un paio di scarpe per aver pestato un puzzolente reperto. La cosa curiosa è che gli interventi sul suolo pubblico di questa ammirevole comunità trovano sempre una valida ragion d’essere nella comunità virtuale. Miracoli della democrazia digitata.

GIOVANNI PICUTI

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