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Ricostruzione: facciamo il punto

Foligno festeggia il secondo San Feliciano fuori dalla sua chiesa, danneggiata dal terremoto del 30 ottobre 2016. L’affetto che i folignati hanno per il Patrono si manifesta nell’interesse dimostrato per la riapertura della Cattedrale che tutti sperano avvenga il prima possibile. Questa festa ci dà l’occasione per “fare il punto” della ricostruzione grazie ai tecnici dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi che segue le pratiche della ristrutturazione degli edifici colpiti dal terremoto. Nella Diocesi di Foligno sono interessate da ordinanza di inagibilità circa 30 chiese, di cui una piccola parte era già chiusa a seguito del terremoto del 1997 e non ancora ristrutturata.  Un primo intervento della Conferenza Episcopale Italiana, che ha concesso un finanziamento di 300.000 €, ha consentito di avviare il recupero delle chiese di Maria Ss. Immacolata, Maria Ss. Assunta in Scopoli e S. Stefano in Maceratola. L’intervento nella chiesa di Maria Ss. Immacolata si è concluso con la riapertura al culto lo scorso 7 dicembre, mentre i progetti degli altri due edifici di culto sono all’approvazione degli enti. I fondi della ricostruzione pubblica, per chiese con lievi danni che possono essere messe in sicurezza con interventi definitivi, consentiranno la riapertura di un’altra serie di edifici di culto, per i quali sono stati già presentati i progetti che permetteranno un avvio dei lavori presumibilmente entro la metà del 2018: si tratta di Maria Ss. Assunta in Colfiorito, S. Maria Maggiore in Spello, S. Marco in S. Eraclio, S. Francesco e S. Egidio in Borroni. Nello scorso mese di settembre è stata infine inserita nella programmazione della ricostruzione la Cattedrale di S. Feliciano, che presenta danni più consistenti, e ciò rappresenta un’ottima notizia essendo il Comune di Foligno situato al di fuori del cosiddetto “cratere”. Recentemente è stata data alle Diocesi la possibilità di agire da “soggetti attuatori”, ovvero di curare per conto della Soprintendenza la fase progettuale e la successiva fase di intervento. La complessità della macchina organizzativa e dell’intervento stesso non consentono di prevedere tempi certi per la realizzazione dei lavori, ma il finanziamento e l’avvio della progettazione costituiscono già un importante punto di partenza per la restituzione ai folignati della loro Cattedrale.                                                                                                                  FABIO MASSIMO MATTONI

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