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PORTIAMO FOLIGNO NEL MONDO. AI GIOVANI: “GLOBALI NELLA MENTE, LOCALI NEL RADICAMENTO AL TERRITORIO”.

Umberto Tonti ci racconta passato, presente e futuro dell’azienda aeronautica folignate in cui lavorano oltre 600 persone.

La Oma SPA è conosciuta da tutti a Foligno, vuole presentarci come è oggi l’azienda?
Nasce nel 1948 e si è sempre occupata di aeronautica e si sviluppa su tre settori principali: progettazione sviluppo e produzione di aerostrutture integrate comprendenti anche i meccanismi di attuazione (55% della produzione), equipaggiamenti di bordo (35% della produzione) e revisione aeromobili motori e turbine (10% della produzione). Occupa attualmente 610 persone con un fatturato di circa 75 milioni di euro. La produzione è per il 60% civile e il 40% per la Difesa. Il 68% della produzione è destinata all’estero e il 32% è destinato al mercato interno. La nostra mission è la fidelizzazione del cliente attraverso una risposta continua ai mutamenti del mercato anticipandone gli eventi, la vision è essere riconosciuti Best in class nel settore aeronautico e i valori sono i nostri stakeholders (portatori di interessi) nel pieno rispetto dei principi della responsabilità sociale dell’impresa.
In quali paesi esportate?
In Europa, negli Stati Uniti, in Brasile e in Corea direttamente; indirettamente esportiamo in tutto il mondo per mezzo di un nostro cliente.
Come potrebbe definire la dinamicità dell’azienda?
La nostra si potrebbe definire azienda “glo-cale” cioè globale perché competitiva e basata su tre principi: BPR (Business process reengineering) cioè ci confrontiamo con i costi attesi dal mercato e di volta in volta rianalizziamo e riscriviamo i processi aziendali in tempo reale in funzione dei fabbisogni, BPM (Busineess process management) che con la gestione dei processi lavorativi dell’azienda ottimizza e consolida i principi già esposti. Infine locale, perché valorizziamo il capitale investendo sui dipendenti. Abbiamo puntato molto sulla formazione delle risorse umane e sull’accrescimento delle competenze, sulla sicurezza sul lavoro e sulla tutela dell’ambiente. Contribuiamo a livello locale alla diffusione delle competenze attraverso start-up e nuove aziende che nascono in qualità di sub-fornitori dell’OMA ripartendoci così in parte i costi. Insieme siamo più competitivi sul mercato.
Praticamente aiutate l’avvio di nuove imprese incentivando i vostri dipendenti che vogliono crescere professionalmente e in autonomia?
Normalmente, con i nostri dipendenti che decidono di fare gli imprenditori, concordiamo le aree di interesse dell’azienda, diamo loro lavoro e in fase di avviamento mettiamo a disposizione, in comodato d’uso gratuito, alcune impianti e attrezzature per poter essere attivi da subito abbattendo i costi di avviamento. Entrano nella nostra supply chain (catena produttiva) pur rimanendo autonomi e lavorando per tutto il mercato. La pianificazione tiene conto della nostra azienda interna e di quelle esterne così create.
Abbiamo saputo delle assunzioni di altri 100 dipendenti entro il 2018.
Abbiamo fatto un budget economico e finanziario del 2018 che prevede un piano degli investimenti rispondente ai principi di sostenibilità. Se raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissati, allora potremo inserire nuovi dipendenti specializzati nella meccanica di cui oggi non garantisco numeri per motivi morali.
Qual è il vostro rapporto con le scuole di Foligno?
Agevoliamo molto l’Alternanza Scuola Lavoro (ASL) su cui crediamo e investiamo molto. I ragazzi che sono stati da noi torniamo a cercarli dando loro l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro.
Come investite internamente in formazione?
Facciamo formazione continua interna in collaborazione con Confindustria e Fondimpresa; pianifichiamo all’inizio dell’anno una serie di interventi formativi che coinvolgono tutti i collaboratori.
Cosa fate in termini sociali per il territorio?
Il nostro è un impegno continuo: diamo supporto ad associazioni che, per etica aziendale, abbiamo deciso di non rendere note rispettando le situazioni di svantaggio a cui sono destinati gli interventi.
Il nostro territorio ha una vocazione aerospaziale, insieme ad altre aziende voi avete portato il nome di Foligno nel mondo. I cittadini sono consapevoli dell’importanza?
Il numero delle domande di assunzione che ci arrivano sono il segnale più importante di riconoscenza da parte dei cittadini, in particolare dei giovani, che spesso non hanno titoli spendibili nella nostra azienda perché hanno frequentato scuole che non li mettono in condizione di lavorare con noi. Le aziende del polo aerospaziale di Foligno potrebbero rappresentare un’idea di futuro per tanti ragazzi. Le persone mi avvicinano per aiutare i ragazzi nell’orientamento. Noi diamo risposte che vengono analizzate dalle famiglie e dalle scuole quando veniamo coinvolti dagli insegnanti. Il confronto con i docenti, quando ci assegnano ragazzi per attività di ASL che vanno dal settore amministrativo al magazzino o al settore delle macchine utensili, è continuo e proficuo.
Come giudica la vostra produzione di aerei militari?
Non costruiamo armi ma sistemi che sono duali e che vanno nel civile e nel militare; noi collaboriamo con la Difesa. Ogni Paese democratico ha bisogno di un sistema che consenta il libero esercizio della democrazia e va garantito con diversi punti fermi e uno di questi è anche la Difesa: come si difendono i principi bisogna difendere il cittadino.
Come consiglierebbe oggi ai giovani?
Intanto il futuro dipende esclusivamente da loro, non possono pensare che ce ne occuperemo noi. Le competenze fanno la differenza, la tecnologia cambia. Devono essere globali nella mente cioè aprirsi al mondo, guardare per capire cosa succede intorno a noi e prenderne il meglio. Studiare l’inglese ma essere locali nel radicamento perché pur essendo importante lavorare all’estero, bisogna riportare nei luoghi di origine le esperienze fatte altrove. Abbiamo bisogno che non se ne vadano per sempre perché il radicamento al territorio è essenziale. Ed infine è importante la cultura e la formazione continua: io studio tutti i giorni.

PAOLA POMPEI

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