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Successo de LA GUIDA al Thesorieri di Cannara. Nasce UnArt, il co-working creativo dei giovani artisti folignati

Andata in scena il 19 maggio all’Ettore Thesorieri di Cannara, ‘LA GUIDA’ (liberamente ispirata a ‘Guida Galattica per gli autostoppisti’ di Douglas Adams) ha riempito interamente la sala, rappresentando il primo successo di UnArt, un nucleo creativo di ragazzi nato da un’idea dei ventenni Massimo Bernardo Dolci, Isabella Ridolfi ed Emanuele Benvenuti, il cui obiettivo sarà creare nel breve un’efficace rete di competenze capace di sostenere i progetti e le ambizioni dei giovani artisti umbri.
“Il punto – interviene il trio – è riuscire a dare una possibilità ai giovani che se la meritano. È ingiusto che un ragazzo per poter esprimere il proprio talento debba aspettare la conclusione di un percorso che potrebbe richiedergli anni di inattività. UnArt nasce esattamente per questo, e ‘LA GUIDA’ è stato il nostro primo squillo di tromba”.
Come nasce ‘LA GUIDA’?


“L’idea dello spettacolo nasce da un’esigenza, da un desiderio: il bisogno di esprimere qualcosa che inizialmente era indefinito e nasceva da uno stato d’animo di frustrazione e – in opposizione al carattere farsesco dello spettacolo – di negatività. Nell’immaginario collettivo del nostro contesto sociale (Foligno e dintorni) essere giovani pone subito un limite alle possibilità di realizzazione di un qualsiasi progetto artistico di qualità. Volevamo dire basta, fare in modo che le cose cambiassero”.
Perché ispirarsi proprio a ‘La Guida’ di Adams?
“Fortunatamente ci sono persone che credono ancora nel potenziale artistico dei ragazzi. Una di queste persone, conoscendo la passione di Isabella per il testo della “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Adams, ha proposto di realizzare uno spettacolo teatrale tratto dal libro. Infatti lo spettacolo è liberamente ispirato all’opera originale di Douglas Adams, che noi ci siamo divertiti a modificare liberamente in varie scene. Spesso sono stati gli attori stessi a proporre le caratterizzazioni dei personaggi e delle scene, dimostrando un senso di partecipazione e una capacità interpretativa non indifferenti”.
Quali sono stati i tempi di gestazione della vostra creatura?
“In realtà le attese sono state abbastanza lunghe, ma coerenti con le nostre necessità: volevamo prenderci tutto il tempo necessario per realizzare uno spettacolo di qualità. Abbiamo cominciato a scrivere la sceneggiatura all’inizio dell’estate 2017, e abbiamo completato il tutto a fine agosto, mentre il casting è stato portato a termine soltanto a febbraio di quest’anno. In questo sostanzioso arco di tempo abbiamo potuto rifinire il copione e provare ogni scena per renderla esattamente come l’avevamo immaginata. Non siamo professionisti, ma abbiamo cercato di essere quanto più possibile professionali”.
Quali sono stati i mezzi a vostra disposizione?                                                                                                                                                                                                                                                   “Il vero cuore pulsante sono state le persone. Gli attori (Luca Ottavi e Francesco Tiberti, rispettivamente Arthur Dent e Ford Prefect, lo stesso Massimo Bernardo Dolci – nel ruolo duplice di regista e narratore -, e a seguire Marco del Gatto, Andrea Eleuteri, Chiara Martelli, Cristiano Gervasi, Federico Mancini, Luigi Toro, Valeria Monarca, Raffaele Santonocito e Luca Schiavoni) con le loro abilità recitative, Marco Ciotti, videomaker e creatore dell’artwork-copertina dello spettacolo, Marco Andreoli, responsabile del teatro Ettore Thesorieri di Cannara, Alessandro Raponi, curatore delle scenografie e infine il Dalton Brother’s Pub, che ringraziamo per ave ospitato le riprese del nostro primissimo spot. Tutti loro, nell’ambito della rete di co-working artistico UnArt, hanno contribuito egualmente mettendosi a disposizione per la riuscita del prodotto finale. È opportuno ricordare che UnArt (Unione Abilità ed Arti) è aperta a ogni giovane artista che voglia intraprendere un progetto. Chiunque non abbia i mezzi e le conoscenze per essere completamente autonomo, può richiedere il supporto necessario alla realizzazione della propria idea direttamente a UnArt, un ecosistema di soggetti le cui competenze in ambito artistico o tecnico entrano in sinergia le une con le altre, completandosi”.
Quale prospettiva per il futuro?
“A livello personale ognuno continuerà il suo percorso formativo teatrale, e la riuscita di questo spettacolo ci ha dimostrato che nessun obiettivo è precluso. Con ‘LA GUIDA’ si è creato il primo nucleo di UnArt, e l’intenzione è quella di moltiplicare la rete di collaborazione per supportare i nuovi progetti di giovani e giovanissimi. UnArt non se ne starà con le mani in mano, aspettatevene delle belle”.

 

VITTORIO BITTI

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