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Disturbi alimentari e adolescenza: i segnali più comuni da riconoscere

I disturbi del comportamento alimentare sono diventati una condizione così severa nell’ultimo ventennio da costituire una vera e propria emergenza, per gli effetti devastanti sulla salute mentale e fisica degli adolescenti.

Caratteristica peculiare è il rifiuto a ingerire cibo o ingerirne troppo e poi procurarsi il vomito, motivato da un’ intensa paura di diventare grassi, anche quando si è manifestamente sottopeso. Una persona anoressica comincia con l’evitare tutti gli alimenti ritenuti grassi e a rivolgersi ossessivamente su quelli “sani”, concentrandosi sul conteggio delle calorie; una persona bulimica al contrario non farà attenzione a ciò che mangia perché sa che ricorrerà al vomito indotto per espellere tutte le calorie ingerite.

Il proprio corpo viene percepito e vissuto in maniera alterata. Pur mostrando una progressiva e grave perdita di peso, la per-sona si rifiuta di ammettere la serietà del suo attuale calo ponderale. La persistente carenza di fattori nutritivi essenziali si ripercuote su ogni distretto dell’organismo: l’anoressia, in particolare, ha importanti ripercussioni sul ciclo e sulla fertilità, con irregolarità mestruali e perdita dell’ovulazione fino al blocco completo del ciclo; gli effetti della malnutrizione finiscono per danneggiare gengive e denti, cuore e fegato, scheletro (con accresciuta probabilità di frattura e osteoporosi) e sistema nervoso(con difficoltà di concentrazione e memorizzazione).

L’anoressia e la bulimia sono malattie complesse, frutto dell’interazione di fattori biologici, genetici, ambientali e psicologici, sulla quale comunque pesa anche la patologica sopravvalutazione da parte dell’individuo della propria forma fisica.

Rubrica a cura del Gruppo Bartoli

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