San Francesco torna nella piazza grande di Foligno

San Francesco torna nella piazza grande di Foligno

L’opera è dello scultore Francesco Fratini

Un evento straordinario a Foligno, teso a caratterizzare le feste di Natale 2011. E molti sono i folignati e i turisti che accolgono con larghi favori l’originale iniziativa.
San Francesco ritorna nella piazza grande di Foligno, dove nel 1206 vendette le sue merci e il suo cavallo per restaurare la chiesa di san Damiano in Assisi.
Da alcuni giorni si può vedere in una elegante vetrina di Piazza della repubblica, proprio sotto la lapide, che ricorda il primo gesto evangelico del Poverello, la statua in lamine di acciaio corten e bronzo, che raffigura in grandezza naturale san Francesco.
L’opera, alta m. 1,80, è stata realizzata dallo scultore prof. Francesco Fratini di Fiamenga di Foligno e si potrà ammirare fino a tutto il mese di gennaio.
Secondo l’autore dell’opera, l’esposizione della statua di san Francesco vuole richiamare ogni persona ai valori dell’amore e dell’umiltà, predicati con le opere dal santo, in un periodo in cui amore e umiltà sembrano parole scomparse dal nostro bagaglio linguistico, mentre trionfano i verbi consumare, spendere, divertire e i nomi denaro, egoismo e bellezza.
La statua, di particolare interesse per l’originalità compositiva e l’uso dei materiali, si presenta con le braccia aperte pronte ad accogliere tutti.
Un evento di particolare importanza, che vuole ricordare anche san Francesco come l’inventore del Presepe, il quale ebbe l’idea di ricostruire la scena del Natale in una sorta di Sacra Rappresentazione. Nel 1223, ammalato e provato dalle discussioni e dai problemi che cominciavano a sorgere nell’Ordine da lui fondato, si era rifugiato nell’eremo del Greccio, in una valle del Reatino. Quindici giorni prima del Natale, come racconta il suo biografo Tommaso da Celano, Francesco chiese al castellano Giovanni di preparare in una grotta la ricostruzione della Notte della Natività.La sera del 24 dicembre, gli abitanti del luogo, che erano in gran parte pastori e contadini, quasi a ripetere il racconto del Vangelo, accorsero alla grotta con torce e doni. Davanti alla grotta fu celebrata una messa, alla quale partecipò come diacono il Santo che non aveva mai preso gli ordini sacerdotali.

© Gazzetta di Foligno – CARLO ROBERTO PETRINI

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