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Settimana politica 2015 – 14

Contatori comunali da sospendere o distaccare

Fruitori abusivi, mancati controlli, danni ingenti, recupero difficoltoso
L’Ufficio Tecnico del Traffico, area lavori pubblici, ha accertato che non sono state pagate bollette per la fornitura di acqua-luce-gas di immobili comunali. I contatori di acqua-luce-gas intestati al Comune di Foligno sono quelli dell’edificio ex-Cur, in uso anche alla Provincia di Perugia, dello Stadio comunale in via Monte Cucco, dei locali sopra la scuola materna di Budino. Per questi immobili è richiesta la sospensione temporanea delle forniture. Per altri, invece, è richiesta l’autorizzazione al distacco delle forniture: ex-Circoscrizioni (2, locali non occupati; 9 Casenove; 3 Viale Firenze, 5 Sant’Eraclio; 4 Ina Casa; 6 San Giovanni Profiamma; 11 via Curasci; Colle San Lorenzo; Prato Smeraldo; Sportella Marini e Borroni); centri sociali ex-campi container di Popola, Ponte Santa Lucia, Verchiano, Cassignano); locali della Casa castellana di Sant’Eraclio. Inoltre risultano altre situazioni in sospeso, sempre con contatori attivi intestati al Comune, e precisamente quelli del Lions Club di Verchiano con container-magazzino utilizzati da soggetti non identificati; dell’edificio prefabbricato Prato Smeraldo, i cui locali sembrano siano utilizzati da Dinamica e Associazione Pesca, in virtù di contratti scaduti; del campo container di San Giovanni Profiamma, dove una fornitura ENEL alimenta i lampioni sul piazzale, da cui sono derivate altre linee; dei locali di via Parigi, di Sportella Marini (zona impianti utilizzati dall’associazione sportiva C4 che da oltre venti anni non risulta aver mai versato i rimborsi per le utenze; nei locali si svolgono attività di scuola calcio a titolo oneroso per i cittadini; inoltre questi vengono affittati dal centro sociale per feste e cene). E ancora ci sono contatori: di cisterne antincendio in campi container per i quali il Comune paga ingenti canoni annuali e le forniture elettriche, benché attive, non sono però allacciate fisicamente; di Palazzo Barnabò dove tutte le utenze (anche di ATI e Provincia di Perugia) vengono totalmente pagate dal Comune; del fontanile di Capodacqua con consumi pari a zero (il distacco è richiesto per evitare di pagare canoni annui); dello Stadio comunale con consumi molto elevati (Foligno Calcio rifiuta di pagare l’arretrato e volturare i contatori anche se utilizza l’impianto); della Palestra Pratarelle a Colfiorito (in più locali della palestra vi sono ospiti non invitati); del locale al primo piano di Borroni, via Monte Pennino, utilizzato dall’associazione che occupa il piano sottostante e che ne ha chiesto più volte l’assegnazione; della struttura prefabbricato di Colle San Lorenzo, i cui utilizzatori rifiutano di pagare le spese degli ultimi 5 anni; della Casa Castellana di Sant’Eraclio utilizzata senza contratto da soggetti esterni; della ex-sede della Circoscrizione 4 Conad Sportella Marini utilizzata per anni senza contratto da soggetti esterni. Un elenco infinito, dunque, che comporta danni economici per il Comune, mentre per i fruitori delle strutture si è determinato un indebito guadagno. E inoltre il mancato controllo sull’utilizzo dei beni comunali ha determinato rilevanti danni al patrimonio stesso (in 5 mesi, a partire da marzo 2014, 124 provvedimenti delle aree lavori pubblici e servizi finanziari hanno quantificato un danno totale di quasi 320 mila euro; mentre altri 58 procedimenti sono ancora in corso dall’agosto scorso). La Giunta, interessata dagli uffici comunali, dovrà pronunciarsi sulla pratica scottante e porre a bilancio i mancati incassi e i danni relativi. Resta un danno notevole per le casse comunali, anche considerato che, tra l’altro, come nel caso dei crediti vantati nei confronti del Foligno Calcio, non ci sono adeguate garanzie e nemmeno un valido titolo, non essendo stipulato alcun contratto o convenzione, per cui, vista la dichiarazione di fallimento della società sportiva, tali crediti potrebbero essere inesigibili.

Mismetti confonde Roviglieto con Ravignano
Il giorno 10 aprile l’ufficio stampa del Comune di Foligno ha diramato un comunicato con cui “il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha reso noto che la giunta regionale ha finanziato interventi per il recupero della chiesa della frazione di Ravignano (circa 400mila euro) e della fonte di Verchiano (circa 200mila euro)”. In realtà, consultando la delibera regionale, si scopre che ad essere finanziata non è la chiesetta di Ravignano, già risanata nel 2005 ed in ottimo stato, ma la Chiesa di Santa Maria Assunta di Roviglieto. Mismetti confonde una frazione per un’altra, Roviglieto con Ravignano. Ogni tanto dovrebbe farsi un giretto fuori del Palazzo Comunale.

GIANCARLO ANTONELLI

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