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Settimana politica

Avanzo dei conti del Comune. Anzi no, bilancio in negativo
I conti del Comune per il 2014 si sono chiusi con un avanzo di amministrazione di 2.131.760,15 €; cifra che si determina dalla somma della gestione della competenza (positiva per 1 milione 613 mila), della gestione residui (negativa per 228.077,95), dell’avanzo esercizi precedenti applicato (nel 2013 utilizzato l’avanzo ammontava a 518.088,76) e dell’avanzo di esercizi precedenti non applicato (228.396,77). Ma quest’anno, per norma statale, si deve considerare un ri-accertamento straordinario dei residui attivi e passivi che, quindi, ri-determina il risultato contabile di amministrazione dell’esercizio 2014. Dunque, considerati residui attivi e passivi cancellati in quanto “non correlati ad obbligazioni giuridiche perfezionate”, in quanto “re-imputati agli esercizi in cui sono esigibili”, e residui solo passivi (spese deliberate ma non liquidate nell’anno di competenza) definitivamente cancellati, che concorrono alla determinazione del fondo pluriennale vincolato – e sono comunque uguali a zero -, il risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015 si abbassa a 2.015.733,01 €. A questo punto, sempre per legge contabile, viene accantonato un fondo (2.204.271,00) per tutelarsi verso crediti di dubbia e difficile esazione (dei quali abbiamo trattato in precedente rubrica). E allora, tolta la parte vincolata (513.759,15) da destinare agli investimenti, l’avanzo diviene negativo per 702.298,04 e iscritto tra le spese del bilancio di previsione 2015. Un calcolo complesso per i non addetti ai lavori esperti di contabilità pubblica: questa rideterminazione dei residui è comunque una tantum e il 2015 sconta queste nuove regole introdotte nei bilanci comunali. Il disavanzo definito “tecnico” dall’assessore Elia Sigismondi sarà ripianato in 30 anni con una rata annuale di 23.500 euro, denaro imputato alla spesa corrente. La norma ha voluto invitare le ragionerie degli enti ad essere più puntuali e attente a imputare spese e entrate non pagate o non riscosse nell’anno di competenza del bilancio redatto. Questo perché esse raggiungono somme notevoli, anche per Comuni come il nostro, e quindi incidono pesantemente sui conti. Se non iscritte correttamente, possono determinare spiacevoli situazioni finanziare e disavanzi milionari, come a Spoleto, Perugia e Terni. Interpellato, il dirigente del settore finanziario del Comune di Foligno, Sandro Rossignoli, rassicura sulla bontà del lavoro svolto dagli uffici nella redazione del bilancio. Ogni area comunale è impegnata a verificare la consistenza e l’esigibilità dei residui attivi e passivi. Per il fondo di entrate di dubbia esigibilità (quei 2 milioni 204 mila) sono stati tenuti in considerazione: TARES e TARI, IMU-ICI, recupero evasione, sanzioni amministrative, asili nido, refezione scolastica, lampade votive, fitti attivi e oneri di urbanizzazione.

Roscini (Sindaco VUS): la società è intervenuta a risanare la liquidità
Pietro Roscini, presidente del Collegio Sindacale VUS Spa, ascoltato dalla Commissione Controllo e Garanzia presso il Comune di Foligno, ha riferito “nel merito di tutti gli interventi e provvedimenti adottati dal Consiglio di Amministrazione e dall’Assemblea dei Soci del 16 marzo, nonché sui risultati positivi del bilancio di esercizio 2014 approvato dal medesimo Organo Amministrativo in data 28 maggio”. La relazione (17 febbraio) del Collegio Sindacale sulla situazione finanziaria dell’azienda pubblica, presieduta dall’ex-sindaco di Foligno Maurizio Salari, aveva evidenziato una precaria liquidità e invitato gli organi amministrativi e i Comuni soci ad adottare interventi per sanare o quantomeno alleviare questa situazione. Ora Roscini si dichiara soddisfatto della risposta ottenuta da VUS che, tra l’altro, nel proprio bilancio ha previsto una posta rettificativa (fondo) per far fronte ad una possibile sentenza negativa che condannerebbe la società multi-servizi a restituire quella parte di accise sul gas non versata per essere stata sospesa a seguito del terremoto e distribuita ai soci stessi. Restano sulla carta i rilievi del Collegio Sindacale come quello riguardante la morosità per crediti derivanti da utenze. Si vedrà, inoltre, se i Comuni debitori salderanno quanto dovuto. Intanto è in corso di approvazione il bilancio 2014, che si chiude in attivo.

GIANCARLO ANTONELLI

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