Orti Jacobilli250

Orti Jacobilli, oltre vent’anni di progetti falliti

Anche l’ultimo bando comunale è naufragato, il portone resta chiuso
Sono praticamente passati due anni, da quel 21 febbraio del 2014 quando il Comune di Foligno, attraverso un apposito bando, aveva messo finalmente a disposizione gli storici Orti Jacobilli di via Bolletta. Un autentico gioiello storico architettonico nel complesso della Torre dei Cinque Cantoni, tipico orto nobiliare cittadino secentesco. Oltre duemila metri quadrati, da assegnare per quattro anni, a titolo gratuito. Tutto sembrava preparato a regola d’arte, con tanto di adesione al progetto nazionale ed europeo degli Orti urbani, curato da Italia Nostra. L’amministrazione comunale cercava cooperative ed associazioni per rilanciare una delle aree verdi più suggestive del centro storico, dopo vergognosi anni di abbandono e degrado. L’idea era di coltivarvi prodotti tipici della zona, destinandone parte alla vendita diretta, anche se l’obiettivo, come auspicava l’allora vicesindaco Maria Frigeri con delega all’ambiente, era quello di riutilizzarlo a scopi sociali. Entusiasmo anche dall’Anci Umbria, che sottolineò proprio la valenza sociale dell’iniziativa e l’idea di trasformarli in un centro d’aggregazione intergenerazionale. Così, dopo decenni di indegna trascuratezza, una lunga serie di progetti, interventi, recuperi ed inaugurazioni, anche quest’ennesimo tentativo è finito con un buco nell’acqua. La pratica passò col voto della maggioranza di centrosinistra, recependo alcune richieste dell’opposizione, come quella di coinvolgere i residenti della zona e a garantirne la fruizione pubblica, in particolar modo ai bambini, anche attraverso progetti didattici. Fu redatto un voluminoso dossier, affidato alla facoltà di agraria dell’Università di Perugia. Ma oggi, quel robusto portone è ancora chiuso. Gli Orti Jacobilli non sono fruibili, l’area verde è lasciata a se stessa. Vent’anni e più di rinvii, nel frattempo intere generazioni di bambini sono cresciute, magari con la speranza di portarci un giorno i propri figli…

CLAUDIO BIANCHINI

0 shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content