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Settimana politica

Perdita Fils nel 2015: rischio liquidazione

La commissione consiliare ha discusso la relazione programmatica 2016-2018 della società comunale. Stefano Mattioli, amministratore fiduciario del Sindaco, ha di nuovo invitato il socio Comune a intervenire con un aumento di capitale per appianare l’ingente perdita, che per il 2015 si ipotizza superiore ai 250mila euro a fronte di un capitale sociale ridottissimo, e poi delegare più lavori per incrementare il fatturato, che nell’anno passato si è ridotto a 1.850.000 euro, troppo poco per raggiungere un risultato positivo di bilancio. Già nel 2016 il Comune aumenterà la dotazione di lavori per un ammontare di 2.200.000 euro, ma i costi fissi per personale e spese generali sono alti, intorno a 1.500.000. Diversi membri della commissione hanno evidenziato forti dubbi sulla sostenibilità aziendale. In particolare Lorella Trombettoni (PD) ha ricordato come a un suo rilievo di mesi fa sulla conduzione non efficiente delle aziende partecipate comunali non ci sia stata una risposta convincente dei responsabili amministrativi, se non in “politichese”, come ha commentato la consigliera di maggioranza. Anche Elio Graziosi (gruppo misto, eletto nel PD) ha sollecitato una decisione ultima e decisiva per la Fils: se si vuole continuare, il Comune deve responsabilmente accollarsi la situazione debitoria e delegare altri lavori. I consiglieri che approvano il bilancio e il piano industriale allegato al bilancio comunale si assumono la piena responsabilità politica e erariale. Quale futuro per Fils? Basterà l’aumento dei ricavi, senza valutarne le ricadute su costi, efficienza e qualità? Come si pensa di rendere più produttiva la società, a cominciare dall’utilizzo dei dipendenti, impiegati compresi? Il consigliere delegato del Sindaco, l’ingegner Feliciano Baliani, ha evidenziato questi aspetti non certo marginali per assicurare un futuro a Fils. Ora i consiglieri presenti in commissione si sono resi ben conto della grave situazione dei conti della partecipata. Saranno arrivati tardi? Assenti ancora in commissione i consiglieri di maggioranza Ciancaleoni, Finamonti e Schiarea, che ormai palesemente sono “pesci fuor di maggioranza”, non partecipando alla vita amministrativa per la quale i cittadini li hanno votati. Se non partecipano, avranno certamente a disposizione meno elementi per poter giudicare e votare. Su Fils commenta, sarcastica, Stefania Filipponi della minoranza: “Oggi le omissioni, le bugie vengono finalmente a galla, ma a pagare saranno solo i cittadini, senza che nessuno sia chiamato a rispondere dei danni fatti”; e chiede “un cambio di gestione, dimissionando l’attuale management di nomina politica, che ha miseramente fallito nel raggiungimento degli obiettivi prefissati”. Fils, un’azienda nel Comune, che però non ha personale adeguato, né mezzi sufficienti e liquidità per esserlo.

Il Comune si fa garante

Il Comune di Foligno presta garanzie per prestiti per un totale di 3.062.000 euro a: Fils srl per 2.556.000, all’associazione sportiva dilettantistica Nuova Fulginium per 376.000, all’associazione sportiva dilettantistica Circolo Tennis Foligno per 130mila. L’Ente si è fatto garante di debiti non propriamente legati all’attività amministrativa, tranne con Fils. Il Comune ha poi contratto prestiti da restituire: al 2015 il totale è di 9.243.000 euro. Nel 2016 è stato autorizzato un debito di 1.420.000 euro. La spesa annuale prevista per le rate di mutui e prestiti è, per il 2016, di 333.154. Nel 2017 è previsto di contrarre un altro mutuo di 1.475.000 euro e nel 2018 ancora un altro per 1.800.000. I mutui contratti dal Comune servono per realizzare opere, quindi rientrano nella categoria investimenti. Il debito da restituire ha avuto un aumento l’anno scorso e aumenterà negli anni prossimi fino a toccare, nel 2018, gli 11.634.000 euro.

Entrate incerte in un fondo rischi

Per evitare che entrate incerte e dubbie, come i proventi delle sanzioni amministrative al Codice della strada e gli oneri di urbanizzazione, possano finanziare spese certe e immediatamente esigibili, generando squilibri e aprendo pericolosi buchi nei conti, il Comune deve iscrivere in bilancio il fondo per crediti di dubbia esigibilità. Per il 2016, con un accantonamento minimo consentito del 55%, viene iscritta in bilancio la somma di 826.876 euro, di cui 300.000 per la TARI. La ragioneria ha ritenuto di iscrivere una quota di fondo superiore rispetto ai calcoli effettuati per l’accantonamento minimo. In totale il fondo risulta per il 2016 pari a 965.805 euro. Il Comune ha spesso contenziosi sia con cittadini sia con imprese appaltatrici: per questo nel bilancio 2016 si prevede un fondo rischi spese legali per 100.000 euro. Altri accantonamenti, in vigore dal 2015, devono essere effettuati per perdite delle società e aziende partecipate dall’Ente locale. Nel 2016 il Comune ha messo da parte 95.200 euro: basteranno, considerata la voragine Fils?

Pratiche sisma: le cataloga una ditta privata

È urgente per il dirigente dell’urbanistica Vincent Ottaviani catalogare pratiche edilizie del terremoto del 1997 per poter rispondere tempestivamente alla richiesta di documentazione da parte della Regione Umbria. L’urgenza è la ragione per richiedere un servizio esterno. È stato accolto il preventivo, di importo pari a 2.806 euro, della Ditta Marconi Grafica sas di Foligno, già prestatore di fiducia per servizi analoghi.

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