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La partecipata in liquidazione Muoia Sansone con tutti i Fils…tei

Il profeta Elia lo aveva già sentenziato: la partecipata dei servizi del Comune va messa in liquidazione. E così è stato! Ma non tutto è passato indolore, perché in Consiglio sono riapparsi i veleni di vecchia data. La sora Filippa è stata fatta nera (che più nera non si può) dal rosso Mismetti che, per la rabbia era diventato più rosso che non si può. Una sceneggiata sul caso di archiviazione dell’inchiesta (aperta e chiusa) per il prestito di personale Fils alla Vus. I due se ne sono dette di santa ragione, comprese le urla. E non sono mancati neanche gli applausi di entusiasmo per le parole del sindaco dalla claque piddina e ironici adversus la sora Filippa. Una scena però che entrambe le parti si potevano risparmiare. Nel corso della complessa discussione sui banchi del pubblico c’erano i lavoratori con il cuore in gola e con le orecchie tese a capire se per loro ci sarà ancora un pezzo di pane. L’ancora senza casa di sinistra Graziosi (politicamente parlando, s’intende!) ha gettato sul braciere un’iniziativa davvero scoppiettante. “Ricominciamo daccapo e mandiamo a casa il profeta Elia che ha sbagliato a profetizzare”, mentre la Piccolotti ha cercato di aggiungere alla Ratatouille di casa Pd qualche ingrediente in più per renderla appetibile. Ma non c’è stato niente da fare. “I profeti vanno perdonati e la Ratatouille diventava troppo salata”. Infine la minoranza al momento del voto ha sfilato il badge e si è ritirata “Muoia Sansone con tutti i Fils…tei”. Solo Ceccucci l’azzurro di Forza Italia, ha evitato, astenendosi, che tra le colonne d’Ercole infuriasse lo Tsunami.

ROBERTO DI MEO

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