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La città di Foligno e l’accoglienza

Maura Franquillo

Assessore Politiche Sociali Comune di Foligno

Il tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo, dei rifugiati e di tutte quelle persone che fuggono da guerre e persecuzioni è più che mai al centro dei dibattiti a tutti i livelli: da quello delle assemblee dell’Unione Europea a quello parlamentare, fino a quello più strettamente locale. Occuparsi di chi fugge da condizioni di estrema precarietà e di rischio per la propria incolumità diventa un dovere collettivo a cui tutti siamo chiamati, ciascuno nei propri ruoli e nelle proprie funzioni. Le pagine della storia passata ma anche di quella più recente ci mostrano come la costruzione di muri, l’esclusione del diverso, la politica della paura finiscono col generare maggiore insicurezza sociale, proprio nel momento in cui tutti – italiani e stranieri – hanno bisogno di maggiore solidarietà, legami sociali e supporto reciproco nelle difficoltà della vita, che non sono solo economiche.

Nei giorni appena trascorsi, sono arrivati nel nostro Comune 50 ragazzi provenienti dall’Africa – dalla Nigeria, dal Sudan, dalla Costa d’Avorio – nell’ambito dell’emergenza prefettizia, pertanto l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione l’utilizzo di alcuni prefabbricati nella frazione di Capodacqua per poter far fronte a quest’ultima emergenza a cui siamo stati chiamati come città a dare il nostro contributo. Ci stiamo adoperando per fare in modo che i ragazzi dell’emergenza prefettizia possano vivere anche nelle frazioni di Belfiore e Capodacqua proprio per il principio dell’accoglienza diffusa e non della ghettizzazione. L’Amministrazione Comunale, come in passato, continua a scegliere il modello di un’accoglienza diffusa, che possa superare il concetto di emergenza e che rimetta al centro il valore della comunità e della responsabilità.

La città si è messa subito a disposizione cercando di promuovere un’accoglienza di qualità, considerando che la tempestività delle azioni possa essere una condizione necessaria per permettere l’integrazione.

È interesse dell’Ente infatti promuovere l’integrazione tra i migranti e i cittadini residenti attraverso un inserimento graduale nel contesto sociale, il quale deve avvenire, fin dalle sue prime fasi, attraverso un contatto diretto e positivo con la comunità locale. Un richiedente asilo che impara la lingua italiana, che conosce i servizi del territorio, che apprende quali sono i suoi diritti e i suoi doveri non da uno statuto o regolamento ma dalla frequentazione con gli operatori e i cittadini del luogo in cui si trova, sarà una persona che, pur a partire dalle sue vulnerabilità e da una storia magari traumatica, potrà sentirsi parte del territorio e non rimanere un passivo “recettore” di accoglienza. Proprio per questi valori è stata stipulata una convenzione tra il Comune di Foligno e i gestori dell’Emergenza Prefettizia, per la formazione di attività di volontariato sociale dei richiedenti protezione internazionale del progetto emergenza sbarchi. I soggetti supporteranno le attività operative del Comune per la manutenzione delle aree verdi e delle proprietà comunali in generale.

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