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Prego, un lavoro!

Un lavoro; un lavoro onesto; un lavoro onesto e sicuro; un lavoro onesto, sicuro ed edificante; un lavoro onesto, sicuro, edificante e tutelato; un lavoro onesto, sicuro, edificante, tutelato e retribuito; un lavoro onesto, sicuro, edificante, tutelato e retribuito mensilmente; un lavoro onesto, sicuro, edificante, tutelato e retribuito mensilmente con soldi veri; un lavoro onesto, sicuro, edificante, tutelato, retribuito mensilmente con soldi veri, e possibilmente a Foligno; un lavoro onesto, sicuro, edificante, tutelato, retribuito mensilmente con soldi veri, a Foligno e che rispetti i tempi della famiglia; un lavoro onesto, sicuro, edificante, tutelato, retribuito mensilmente con soldi veri, a Foligno, che rispetti i tempi della famiglia e magari anche le competenze e le virtù personali; un lavoro onesto, sicuro, edificante, tutelato, retribuito mensilmente con soldi veri, a Foligno, che rispetti i tempi della famiglia, valorizzi le competenze, promuova le virtù personali, per i giovani e per gli adulti; un lavoro onesto, sicuro, edificante, tutelato, retribuito mensilmente con soldi veri, a Foligno, che rispetti i tempi della famiglia, valorizzi le competenze, promuova le virtù personali, per i giovani, per gli adulti, per gli uomini e per le donne; un lavoro onesto, sicuro, edificante, tutelato, retribuito mensilmente con soldi veri, a Foligno, che rispetti i tempi della famiglia, valorizzi le competenze, promuova le virtù personali, per i giovani, per gli adulti, per gli uomini e per le donne, sia per gli italiani sia per gli stranieri; un lavoro onesto, sicuro, edificante, tutelato, retribuito mensilmente con soldi veri, a Foligno, che rispetti i tempi della famiglia, valorizzi le competenze, promuova le virtù personali, per i giovani, per gli adulti, per gli uomini e per le donne, per gli italiani e per gli stranieri e naturalmente ecologicamente sostenibile. Senza tacere che sia anche meritato: la richiesta più incessante ai nostri patroni che si concentrano nel mese di gennaio, ed in particolar modo alla Madonna del Pianto e al Vescovo Martire Feliciano, non può che essere quella del lavoro, secondo tutti i suoi più santi crismi. Ai nostri patroni non possiamo non chiedere anche una preziosa e doverosa dose di umiltà per saper accogliere e apprezzare i tanti mestieri, soprattutto domestici e agricoli, che negli ultimi decenni sono stati etichettati come indecorosi o troppo faticosi. Tanto della nostra realtà ecclesiale e cittadina, della dignità umana e della proposta cristiana, è legato alle evoluzioni o involuzioni, politiche o scelte economiche che stanno travolgendo il mondo del lavoro. Un “pianto” sommerso di tanti disoccupati di tutte le età e provenienza, e un “martirio” settimanale di numerosissime famiglie in affanno da prestazione sono il motivo urgente perché una richiesta insistente, stordente, assordante, costante, implorante, perseverante, convincente, perfino impertinente e inopportuna si levi al cielo dal Santuario Mariano di piazza Garibaldi che in queste settimane custodirà anche le reliquie e l’effigie del padre della Chiesa Folignate, Feliciano.

DON GIOVANNI ZAMPA

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