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“Sono destinato all’Umbria”. Fabrizio Moro in esclusiva alla Gazzetta

Bello, ma anche umile, disponibile, simpatico. Il classico ragazzo della porta accanto, quello che tutte le mamme vorrebbero come fidanzato per la propria figlia. Fabrizio Moro, ospite di Radio Subasio, ha presentato da noi il suo ottavo album “Pace”, subito balzato in vetta alle classifiche di vendita. Reduce da un Festival di Sanremo gratificante, Fabrizio non si è risparmiato con i fan concedendo a tutti foto, autografi, abbracci. Infine, grazie alla disponibilità del Responsabile delle Pubbliche Relazioni dell’emittente Sergio Menghini, mi concede un buon quarto d’ora del suo vorticoso tempo.
Non ti sei mai esibiok - Fabrizio Moro1 - Copiato in Umbria e non hai avuto ancora modo di conoscere Foligno. Quando…
“Non è proprio così, anzi. Ho avuto per molti anni un profondissimo legame affettivo in questo territorio. Conosco molto bene Foligno e Montefalco, ma anche Cascia, Perugia, Assisi”.
Mi spiazza Fabrizio. Un grandissimo amore folignate o dei dintorni. Chi lo avrebbe mai detto! Impossibile carpire qualche dettaglio. Sorride ma… bocca cucita.
“Voglio confessarti una cosa; dopo il Sanremo del 2007 sono stato sul punto di trasferirmi a Perugia. Odio il caos, mi piace la natura. Senti che pace qui, tra gli ulivi. Quando sono a casa, sempre più raramente, porto i miei figli in mezzo al verde. Trevignano è vivibile, ma l’Umbria è un’altra cosa. Davvero non ti escludo che ci venga a vivere tra non molto”.
Sembriamo amici di vecchia data Fabrizio ed io e allora continuo a scavare nel suo passato. In trasmissione hai detto che ami il buon cibo e il vino; i nostri rossi, immagino, li hai già conosciuti.
“Il Sagrantino è fenomenale”.
Mi impegno con Fabrizio a regalargliene una bottiglia questa estate, se, come tutti speriamo, la data umbra sarà pianificata. L’amico Carlo e il manager Max stanno, infatti, prendendo contatto dietro le quinte a tal proposito. Il titolo del tuo ultimo album, Pace, sembra ispirato da questi luoghi.
“È un caso ma forse l’inconscio ha lavorato in questa direzione. Un panorama così, l’aria incontaminata. Senti che silenzio. Mi rigenero, mi ricarico, rinasco. Io sono destinato all’Umbria”.
Tramite Carlo e Max rimaniamo in contatto. Vieni quando vuoi, basta una telefonata.
“Intanto vi aspetto al concerto di Roma al Pala Lottomatica. Siete miei ospiti. Per questa estate contaci”.
In diretta radiofonica hai detto che ami le storie letterarie o cinematografiche che parlano di persone che non si arrendono mai. La “tua” Cascia e la Valnerina intera hanno pagato un prezzo altissimo ai capricci della natura. “Abito al terzo piano e la scossa del 30 ottobre mi ha terrorizzato. Non riesco a immaginare cosa ha provato la gente del posto. Occorre una ricostruzione degna di questo nome, nel rispetto rigoroso delle normative antisismiche. La sola idea di sradicare le persone dal luogo dove vivono da sempre mi sembra davvero assurda”.
Rimango davvero sorpreso. Un artista baciato dalla fortuna: bello, ricco, famoso. Ma di un’umiltà e profondità incredibili. Sempre positivo e col sorriso sulle labbra. Con gli occhi che risplendono come diamanti quando parla dei figli.

GIANLUCA PARADISO

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