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Il Comune programma opere per 14 milioni in tre anni, ma le entrate non sono tutte certe

Dal sottopasso di Via Mameli ai restauri nell’ex-chiesa di Santa Caterina, ma anche manutenzione delle strade e attivazioni di impianti fotovoltaici

14 milioni di opere pubbliche e interventi di manutenzione: è l’investimento che il Comune di Foligno prevede di attuare nel triennio 2013-2015. Il programma triennale è, però, vincolato alle entrate da reperire con gli oneri di urbanizzazione, con i proventi cimiteriali, con la vendita di beni immobili, con finanziamenti da privati e da altri enti, come Provincia e Ministero dell’Ambiente. Con i ricavi degli oneri di urbanizzazione, previsti per 1 milione e 830 mila euro, si realizzeranno il sottopasso di Via Mameli (che è cofinanziato e rientra nel progetto Campus-Zuccherificio), la manutenzione di vie, i restauri di affreschi e cantoria nell’ex-chiesa di Santa Caterina e di apparati decorativi nel Palazzo Monaldi-Barnabò. Da finanziamenti di Provincia e Ministero e di privati, con la formula chiamata project-financing, si costruirà una nuova palestra al plateatico (nel 2015), si completerà il parcheggio di Via Marconi e si attiveranno impianti fotovoltaici su pensiline dei parcheggi per un totale di 5 milioni e 500 mila € (nel 2014). Inoltre è previsto il completamento dei collegamenti ciclo-pedonali Sportella Marini – Ponte della Vittoria – Viale Firenze – Ponte San Magno – plateatico (nel 2013). Con la vendita di propri immobili, il Comune pensa di intervenire, a partire dall’anno prossimo, sulla viabilità nelle strade collinari e montane (Treggio e Volperino) e cittadine. Altresì ha in programma, sempre per gli anni a venire, di costruire una palazzina servizi nel ciclodromo di Corvia – al momento poco utilizzato -, lo spogliatoio negli impianti sportivi di Annifo e di cofinanziare la nuova palestra comunale al plateatico. Il totale dell’alienazione di parte del patrimonio comunale è quantificato in € 5 milioni 390 mila; la parte più corposa (3 milioni) è prevista per il 2015. Questi 14 milioni di investimenti, dunque, sono strettamente dipendenti dal reperimento di fondi, spesso aleatori o quantomeno difficili da prevedere, tanto che c’è da noi la tendenza a rimandare sempre più in là la concreta realizzazione degli investimenti progettati. Il bilancio di un Comune medio come Foligno, infatti, si riduce ogni anno, e una congiuntura economica sfavorevole, che diminuisce l’incasso degli oneri dovuti per l’urbanizzazione, non può certo compensare i minori trasferimenti statali o regionali.

© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI

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