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Progetto per rivitalizzare Piazza Matteotti. Un’idea di Massimo Botti

Finora a Foligno si è potuta percepire una certa diffidenza verso le nuove proposte intorno alla valorizzazione di alcune zone della città bisognose di ammodernamenti, se non addirittura di ristrutturazioni; è vero anche che la maggior parte delle soluzioni approvate e successivamente realizzate, ad oggi risultano per la maggior parte infelici. Esempio maestro è da considerarsi la disposizione delle celeberrime quanto antiestetiche “sfere” in Piazza San Domenico. Sembra quindi naturale ritrovare un certo ottimismo quando si viene a conoscenza di un progetto quale quello circa la rivitalizzazione di Piazza Matteotti, oggi tristemente destinata al raccoglimento di rifiuti vari, dalle bottiglie alla plastica, ed allo svago aviario dei molti piccioni residenti in zona, tramite la costruzione di una scalinata affaok - Piazza Matteotticciata su Via Mazzini, che renderebbe non solo la piazza molto più accessibile ai cittadini, ma permetterebbe anche di mettere la stessa in comunicazione con il piano sottostante, del quale sarebbe finalmente possibile sfruttare il vasto perimetro, attualmente completamente inutilizzato e che potrebbe a breve diventare un polo ricreativo per la cittadinanza tutta, grandi e piccini. L’idea è concreta, intelligente ed attuabile tramite una spesa molto contenuta, se si pensa anche che Foligno guadagnerebbe così un nuovo spazio dove poter allestire ogni tipo di attività, dagli spettacoli teatrali agli eventi musicali finanche alle sfilate di moda, ricavandone un sicuro guadagno; non è inoltre secondario il risparmio di diverse migliaia di euro annualmente investite per l’assemblaggio del solito palco ligneo in Piazza della Repubblica, considerata dai più troppo esposta al vento, la quale cederebbe il passo ad uno spazio, quello di Piazza Matteotti, molto più adatto ad ospitare le varie attività all’aria aperta offerte dalla città. Della provvidenzialità dell’intervento sembrano essersi accorti anche il presidente di Confartigianato Giovanni Bianchini, l’imprenditore e presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli e gli stessi commercianti esercitanti in loco, i quali avrebbero già tutti garantito un’entusiastica collaborazione. Tornando ad analizzare il quadro generale, i bisogni della città in campo “rivalutazioni” non si esauriscono certo con la questione Piazza Matteotti, ma il nostro pittore sembra avere una soluzione adeguata ad ogni problema: salvare l’insalvabile complesso “Le Scale di Porta Romana”, rendere sensato uno spazio selvaggio e aspro come quello dell’ex zuccherificio, donare finalmente le panchine che la città merita e delle quali ha una necessità disperata. Fra i volti del prossimo futuro folignate sembra quindi comparire di diritto anche quello di Massimo Botti, del quale sicuramente sentiremo parlare a breve. Le parole d’ordine per ripartire sono ora più che mai utilità, risparmio e bellezza. Parliamo pur sempre di un artista.

VITTORIO BITTI

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