ok - Cancelli

Realtà storica e religiosa nel territorio appenninico di Foligno: Cancelli

È possibile che una troupe televisiva americana attraversi l’Atlantico per fare un servizio su Cancelli di Foligno, quando la maggior parte dei locali abitanti non solo non visita il territorio, ma non ne conosce la storia, la bellezza, il fascino, la religiosità? Non andiamo a cercare le cause dell’abbandono e del disinteresse di una zona potenzialmente piena di vitalità e di risorse turistiche. Non parliamo delle istituzioni che a parole si impegnano ad elaborare progetti, ma nei fatti puntualmente rimangono assenti. A fronte di questa assenza c’è gente che ancora scommette su Cancelli e dintorni; è gente che conosce la vita, la storia, le origini di culto di queste zone collinari; è gente che fondamentalmente ama Cancelli e si adopera per conservarne l’identità, per ravvivarne le tradizioni, per recuperare quel sentimento di fede e di pietà che ha plasmato nei secoli la vita di quelle popolazioni. È gente che vede nell’amore e nel rispetto della natura, come quella in cui è immersa Cancelli, l’unico viatico per fare i conti con il presente e per rendere certa la sostenibilità del futuro. Chi è questa gente? Maurizio Cancelli, “guru” appenninico, predicatore del rispetto della natura e della persona, la Comunanza di Cancelli che da tempo sogna e si adopera per il recupero del territorio, Boris Ulianich, convinto supporter della potenza culturale di Cancelli da recuperare in ogni senso e in qualsiasi modo, don Luigi Filippucci, infaticabile sostenitore del progetto storico e del messaggio spirituale che veicola, Maria Romana Picuti, illustre archeologa e profonda conoscitrice della realtà antica e moderna del territorio che circonda Cancelli, chi scrive, semplice “amanuense” di ciò che altri amatori delle colline appenniniche progettano e realizzano. Certo, questa gente non vuole sostituirsi al protocollo d’intesa regionale definito “Contratto di paesaggio”, al contrario ne sollecita la realizzazione considerando che è stato approvato nel lontano 2014. Nel frattempo si adopera per far conoscere il territorio ove sono state lasciate numerose testimonianze culturali e religiose intorno alle quali hanno ruotato e ancora ruotano iniziative vitali per le zone collinari e montane di Foligno, Trevi e Sellano, i tre comuni considerati nel citato “Contratto di Paesaggio”. La convergenza di questi tre fattori che hanno operato nei secoli ha costituito la base di quella pietas popolare e venerazione che ha pervaso il territorio collinare e montano-appenninico centrale e di cui parlano ancora i numerosi luoghi di culto che lo punteggiano.
Studiosi di storia religiosa che sono saliti sulle colline del folignate (molto prima della troupe televisiva USA) per affrontare l’argomento delle radici cristiane in Umbria e nelle Marche concordano che il cristianesimo anche nel territorio di Cancelli e paesi limitrofi sia espressione di una triplice irradiazione: evangelizzazione (da alcuni messa in dubbio) degli Apostoli Pietro e Paolo; influenza delle pratiche pietistiche e religiose in onore dei santi e dei martiri locali nelle zone montane dell’Appennino a partire dagli Altipiani di Colfiorito; presenza di monaci e segnatamente quelli della vicina Abbazia di Santa Croce in Sassovivo, a partire dall’ XI secolo. Insomma il territorio di Cancelli è stato l’incrocio di identità religiose e culturali in cammino. La strada della Spina e la Via Lauretana hanno contribuito a sostenere gli scambi culturali e religiosi tra le varie zone, alimentati da un unico sentimento di fede e di pietas. Facendo riferimento proprio a questo sentimento, vorremmo far conoscere, con vari articoli, ai lettori-e non solo-la splendida realtà che impregna le coste dell’Appennino intorno alla città della Quintana.

MARIO TIMIO

0 shares
Previous Post

Dove va il Partito Democratico di Foligno?

Next Post

Settimana politica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content