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“Le Olimpiadi? Magari…”

Abbiamo incontrato la quindicenne folignate Elisabetta Barreca, medaglia d’argento ai Campionati italiani e primatista regionale nel lancio del martello.

Le premiazioni dei giovani (e non) campioni folignati dello sport sono stati il fiore all’occhiello del convegno del 17 novembre, a Palazzo Trinci, dal titolo ‘Attività fisica e benessere delle persone e della comunità’. Dal lancio del martello alle bocce, passando per il karate, il ciclocross, il tennis fino al triathlon: Elisabetta Barreca, Gilda Franceschini, Matteo Broglioni, Nicolas Martellini, Andriy Halamay, Letizia Brufani, Maria Giulia Properzi, Caterina Federici, Lucrezia Sebastiani e Marco Malucelli hanno portato in alto il nome di Foligno nel mondo dello sport nazionale ed internazionale. La Gazzetta ha avuto modo e piacere di conoscere da vicino una di queste atlete: Elisabetta Barreca.

Ciao Elisabetta, puoi presentarti ai lettori della Gazzetta di Foligno?

Ciao a tutti, sono Elisabetta Barreca, ho 15 anni e da 7 pratico il lancio del martello. Inizialmente ho fatto altre discipline, poi il mio allenatore ha visto che ero portata per questa specialità e mi ha indirizzata nei lanci.

Hai conquistato una prestigiosa medaglia d’argento ai Campionati italiani cadetti di atletica nel lancio del martello. Raccontaci ricordi ed emozioni di quel momento così incredibile.

È stata un’esperienza fantastica e ancora oggi penso sia qualcosa di indescrivibile. Devo ringraziare il mio allenatore che mi sta dietro come un padre. La gara non è partita benissimo, avevo perso le speranze e mi ero abbattuta, ma poi è accaduto un qualcosa che non riesco a descrivere… da lì è stato tutto automatico.

Non solo la medaglia, ma hai ottenuto anche un record a livello personale e soprattutto cittadino.

Avevo già battuto il record regionale a Febbraio. Ora sono riuscita a migliorarlo con un lancio di ben 52,12 metri!

Toglimi una curiosità. Prima hai raccontato che da piccola hai praticato altri sport, ma come sei passata al lancio del martello? Per una bambina è una disciplina un po’ inusuale…

All’inizio sono passata dal nuoto all’atletica, ma non sapevo nemmeno cosa fosse l’atletica… Mia madre mi ci ha portato e ho iniziato a fare di tutto: velocità, salto in alto, salto in lungo. Nei movimenti che facevo il mio allenatore ha visto che potevo fare i lanci e da lì è nata la mia passione.

Quali sono le qualità principali che servono per praticare questo sport?

La velocità e la tecnica, oltre alla forza. Queste sono le caratteristiche più importanti.

Hai solo 15 anni. Che effetto ti fa esser medaglia d’argento nazionale così giovane?

Sinceramente non me l’aspettavo. Come dice il mio allenatore: ‘speriamo sia solo un punto di partenza’.

Quando sei tornata a scuola immagino che i tuoi compagni di classe ti abbiano fatto una festa…

Inizialmente non sapevano nulla perché non ne erano a conoscenza. Dopo sono stati contenti e mi hanno fatto tanti complimenti.

Com’è una tua giornata tipo? Quanti allenamenti fai?

Mi alleno 4 volte alla settimana per 2 ore. Due volte faccio tecnica e lanci, le altre due volte vado in palestra.

Domanda secca: nel tuo futuro ti vedi ancora a lanciare il martello? Che obiettivi ti poni?

Sì, decisamente sì. Non ho altre grandi passioni oltre all’atletica. Il mio sogno è continuare a fare questo sport… per il resto non lo so, vedremo (ride).

Sei giovane e sei già una campionessa: che consiglio daresti a tanti tuoi coetanei che fanno sport e ambiscono a raggiungere traguardi importanti come hai fatto tu?

Per me è fondamentale credere in se stessi e in ciò che si fa. Poi bisogna impegnarsi: senza impegno e voglia non si raggiungono obiettivi.

Prima di salutare i lettori della Gazzetta che da ora in poi faranno il tifo per te, dicci quali saranno le tue prossime gare.

Saranno a gennaio per i campionati invernali di lanci lunghi, poi a giugno ci sarà il campionato italiano. Le Olimpiadi? Magari…

GABRIELE GRIMALDI

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