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VISION, L’UOMO E LA NATURA. MISSIONE PARCO DELLE SCIENZE

Ispirare i cittadini a fare della scienza uno strumento per capire il mondo e migliorarlo attraverso la conoscenza, l’osservazione, la ricerca, la sperimentazione e la didattica. E’ questa la “mission” dell’avveniristico Parco delle scienze e delle arti denominato “Vision, lo sguardo dell’uomo sulla natura” e presentato recentemente alla città e ai candidati sindaci come una straordinaria opportunità da cogliere al volo per la città di Foligno e il territorio. Previsto dall’accordo di programma fra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Comune di Foligno che hanno individuato nel Laboratorio di Scienze Sperimentali il soggetto attuatore, questo progetto non si lega a nessuno schieramento politico ma, piuttosto, nasce in maniera indipendente dal lavoro e dallo studio di 21 scienziati che credono in esso e negli obiettivi che si pone. Il direttore del Laboratorio di Scienze Sperimentali, Pierluigi Mingarelli, ci ha illustrato in un’intervista gli elementi costitutivi del progetto e i vantaggi per il territorio. Si tratta di un investimento da oltre 20 milioni di euro per una struttura da 5 o 7 mila metri quadrati, appena fuori dal centro storico, in quell’area dell’ex Zuccherificio per cui si è ormai sbloccata la trattativa tra Comune e Coop Centro Italia (proprietaria del terreno). Il progetto grafico della struttura è stato realizzato dallo studio Araut Engineering di Foligno a fronte del progetto scientifico elaborato da un apposito comitato composto da studiosi e scienziati di fama nazionale e internazionale e del progetto di fattibilità sviluppato da referenti istituzionali e scientifici sulla base di un’ingente mole di dati e informazioni. “Proprio sulla base di questi dati e degli studi portati avanti – ha precisato Mingarelli – è stato possibile elaborare un modello museale innovativo e individuare gli obiettivi strategici del progetto che dovrebbero poi rappresentare lo stimolo per gli amministratori a cogliere al volo le opportunità che ne scaturiscono: crescita dell’occupazione con 37 nuovi posti di lavoro previsti nella struttura; incremento di visitatori e turisti con una previsione di oltre 150 mila presenze all’anno capaci di produrre una ricaduta economica importante nel settore alberghiero, ristorativo e turistico in genere; introiti del Parco (legati all’acquisto di biglietti e gadget in vendita) capaci di coprire i costi di gestione della struttura stessa; benefici, in termini di immagine, per la città di Foligno che potrebbe diventare un polo di attrazione nel settore scientifico non avendo ‘competitors’ nelle vicinanze”. Infatti, non solo non esiste un museo delle scienze nel centro Italia, ma, oltre tutto, le caratteristiche innovative del Vision sono paragonabili attualmente soltanto al museo di Singapore. Il progetto del Parco delle scienze e delle arti si configura esattamente come “uno spazio polifunzionale che unisce in modo innovativo le caratteristiche più avanzate del modello science-centre e quelle di un centro-laboratoriale didattico di eccellenza. E’ previsto un ruolo educativo unico rispetto al panorama museale italiano grazie alla realizzazione di laboratori scientifico didattici che configurano il Vision come un polo di riferimento per l’educazione scolastica a livello nazionale, sia per studenti che docenti”. Anche “sul piano dei contenuti e degli obiettivi comunicativi, l’identità del Vision non sarà quella dei primi science centre” ma volgerà verso esperienze dirette di osservazione e sperimentazione, che consentiranno di avvicinare i visitatori (di qualsiasi età e per qualsiasi finalità) ai temi della scienza e agli sviluppi più attuali della tecnologia. Sarà, in definitiva, “il metodo scientifico il vero fulcro del progetto, conferendo al Vision un carattere distintivo unico nel panorama museale italiano”. Previsti spazi di creatività digitale, aree verdi per circa 4 ettari, una sala con tecnologia IMAX, il planetario, la Sfera della scienza, la Fontana della fisica, il Genomarium (proposto dal fisico e genetista Edoardo Boncinelli) e un’attenzione particolare ai più piccoli. “A questo punto, visto che abbiamo sia il progetto che il sostegno delle più rinomate personalità scientifiche – ha concluso Mingarelli – quello che serve è solo la volontà politica a realizzare questo Parco delle scienze che si prospetta di indubbio valore sociale, scientifico ed economico per la città e il territorio”.

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