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Variante Sud, l’intruppo

La “variante sud” è un progetto su cui, in passato, si è molto discusso, a Foligno.

Pareri discordanti, visioni e obiettivi diversi hanno animato, in modo talvolta infervorato, il dibattito tra Amministrazione e cittadini, che hanno perfino costituito un comitato “contro”, che ha presentato esposti/denunce alla magistratura contabile e penale e ha interessato della questione, anche, la redazione del programma televisivo “Report”.

Un breve riepilogo: tra le infrastrutture strategiche finanziate con la cosiddetta “legge obiettivo” era compresa, nel maxi lotto 1 (SS 77 e aree complementari), anche la strada di collegamento SS 77/SS3, appunto la cd “variante Sud”; un’arteria viaria che avrebbe dovuto portare notevoli cambiamenti in alcune frazioni del folignate, oltre che a risolvere le problematiche del traffico nella parte sud-ovest della città, collegando le due zone industriali della Paciana e S. Eraclio. Nel documento di sintesi dei gruppi di lavoro, del giugno 2007 (Foligno Città delle Opportunità 2007/2011 – Piano strategico della città), nel delineare il quadro infrastrutturale, sia stradale che ferroviario, è stato evidenziato il “notevole avanzamento” delle tre opere stradali di interesse comunale (Variante Sud, Variante Nord e il collegamento al nuovo ospedale) “tutte interamente finanziate”.

Nello stesso documento, per la tempistica, veniva precisato che, per la Variante Sud, si prevedevano gli stessi tempi del maxi lotto 1: ovvero completamento entro il 2010. Nel frattempo l’Azienda Agricola San Giuseppe, previo accordo con tutti gli organi interessati, ha realizzato, in anticipazione e a sua spese, la rotatoria di collegamento con lo svincolo della SS/3 Flaminia prevista dalla Soc. Quadrilatero. Successivamente, durante la seduta di un Consiglio Comunale aperto, nel 2012, l’allora Assessore Stella ha comunicato che il tracciato non risultava più finanziato e sull’opera è stato steso un velo pietoso, tanto che non se ne fa più menzione nelle linee programmatiche approvate dal Consiglio comunale ad ottobre 2014.

Nelle scorse settimane è stato comunicato, alla città, che il CIPE ha approvato il finanziamento per la realizzazione della “Variante intermedia Sud”, con immediate rivendicazioni da parte delle varie forze politiche, per attribuirsene i… meriti. Oggi siamo agli annunci, ma, come recita un famoso verso della “Canzona di Bacco” di Lorenzo de’ Medici “di doman non c’è certezza” e, in ogni caso, c’è -forse- un ulteriore problema. Nel 2014 la Giunta Comunale ha approvato il preliminare dei lavori di realizzazione di una pista ciclabile di collegamento tra la rete regionale ciclabile Spoleto-Assisi e la rete ciclabile urbana di Foligno, con una previsione di spesa di € 915.000 aumentata ad € 965.999,45 con l’approvazione del progetto definitivo. L’opera, finanziata interamente con contributi regionali, è in avanzata fase di realizzazione e il tracciato sembra essere difforme rispetto al preliminare, stante la discordanza tra il progetto e quanto si sta realizzando in Via Parma.

La pista, in zona aeroporto, corre lungo Via Cagliari, Via Intermezzi, Via Parma e tralasciando tutti gli aspetti tecnico-giuridici circa la decadenza dei vincoli espropriativi e sulle interpretazioni, del tutto personali, delle norme del Codice della Strada, rimane incontestabile il fatto che il tracciato ciclabile si sovrappone con quello della Variante Sud previsto nel PRG 97. Ciò è tanto vero che stessa delibera di Giunta n. 100/2017 precisa che “le opere hanno valenza di pubblica utilità in quanto ricadono, in parte, su aree assoggettate all’esproprio per nuova viabilità di PRG 97 (variante sud) ed in parte su fasce di rispetto stradale”.

Delle due, l’una: o l’esecutivo Mismetti non si è neppure reso conto che per, alcuni tratti, i due tracciati si sovrappongono oppure aveva completamente accantonato l’idea di realizzare la “Variante Sud”; e allora come può arrogarsi il merito dell’approvazione del CIPE? E la “nuova Giunta” che sbandiera il finanziamento come un proprio successo… conosce le carte e il territorio? Se l’infrastruttura viaria verrà realmente realizzata, la pista ciclabile sarà “cancellata”? E i costi sopportati, quasi un milione di euro? Foligno merita altro.

STEFANIA FILIPPONI

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