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Un evento spartiacque. Un motivo c’è

Un motivo c’è se domenica 1° dicembre l’Auditorium San Domenico ha richiamato centinaia di persone ad assistere all’evento “Musica per la città” organizzato dalla Gazzetta di Foligno. Due pianisti di fama internazionale hanno incantato il pubblico con un concerto sbalorditivo, affascinante e coinvolgente. Marco Scolastra e Ramberto Ciammarughi hanno cominciato al buio, in modo intimistico, suonando poche note che poi si sono moltiplicate senza pause e hanno condotto l’uditorio in un percorso musicale simile a una pièce teatrale: ai brani di Frescobaldi, Händel, Bach, Mozart, Beethoven e Chopin (tanto per citarne alcuni) hanno fatto da contraltare l’improvvisazione, l’estemporaneità, la rivisitazione. E poi è vero, anche il meteo è stato di aiuto, una di quelle tipiche giornate autunnali senza le esagerazioni dell’inverno. E il clima natalizio? Si è trattato della prima domenica di Avvento coincidente oltretutto con il primo giorno di dicembre.

Un motivo c’è se terminato questo memorabile concerto, subito dopo i bis e la standing ovation tributata ai pianisti, sono cominciati a fioccare complimenti, messaggi, post sui social. Tutti a sentire l’esigenza di ringraziare, manifestare gioia, soddisfazione, compiacimento. E così “Musica per la città” è diventata quello che speravamo divenisse, una festa per i cittadini.

Una menzione speciale la merita chi ha lavorato perché tutto ciò si concretizzasse. Una valida progettazione garantisce una solida organizzazione, così le intuizioni iniziali si sono affinate e hanno dato vita a un evento che è cominciato con una passeggiata per la città, alla scoperta dei beni culturali ecclesiastici restaurati con i fondi dell’8×1000. Un motivo c’è se questo tour-guidato è stato particolarmente apprezzato dai partecipanti: perché era preliminare al concerto, predisponeva l’animo nella giusta direzione, che è quella di comprendere come ciò che viene destinato alla Chiesa Cattolica ritorna sotto varie forme al territorio e se ne può giovare chiunque, anche chi non ha versato alcunché.

Un motivo c’è se all’interno dell’Auditorium San Domenico si è creata la giusta atmosfera in grado di suggestionare i pianisti, prima ancora che essi stessi emozionassero il pubblico. Avvertiamo l’esigenza di ringraziare tutti coloro che hanno concorso a rendere indimenticabile questo 1° dicembre: i maestri Scolastra e Ciammarughi in primis, poi le tante autorità civili, militari e religiose, gli abbonati, i lettori, le persone che hanno pensato e predisposto un evento culturale come forse da queste parti non si riteneva più possibile organizzare e apprezzare. Delle volte, come si dice, è un attimo e le convinzioni cambiano: un motivo c’è se oggi siamo tutti un po’ più consapevoli dell’importanza e del ruolo di questo giornale.

E allora, tra i tanti motivi (musicali e non), un motivo c’è se la Gazzetta di Foligno fra meno di un mese entrerà nel suo 135° anno di vita.

ENRICO PRESILLA

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