Un’occasione storica
Pioggia di euro per la ricostruzione delle scuole. Dai fondi post sisma 2016 arriveranno in città ben 72 milioni per la demolizione e il rifacimento di 12 plessi scolastici, insieme ad altri interventi di miglioramento e adeguamento sismico per un totale di 18 cantieri
Una svolta epocale. È quella che attende la città di Foligno, grazie all’ordinanza speciale che il commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, si appresta a firmare proprio in queste ore.
Al centro del documento c’è la ricostruzione delle scuole che hanno riportato danni lievi a seguito del terremoto di cinque anni fa che ha interessato Umbria, Marche, Lazio ed Abruzzo. In cantiere un maxi intervento da 500 milioni di euro da suddividere tra le quattro regioni del Centro Italia. In Umbria arriveranno 234.484.702 euro, di cui 72.447.012 destinati proprio alla città della Quintana. Per Foligno si tratta, numeri alla mano, dello stanziamento più consistente tra quelli ottenuti dai comuni umbri interessati.
TRE TIPOLOGIE DI INTERVENTO
Tre le tipologie di intervento previste: miglioramento sismico, adeguamento sismico e demolizione e ricostruzione. “La legge – ha spiegato l’architetto Filippo Battoni, dirigente dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Umbria per le opere pubbliche e i beni culturali – ci chiede di arrivare al massimo miglioramento possibile e, se ci si riesce, anche all’adeguamento”.
Non sempre, però, è possibile arrivare all’adeguamento. “Ci sono scuole che presentano dei limiti – ha dichiarato l’architetto Battoni -. Per quelle che, ad esempio, hanno più di 70 anni c’è un vincolo indiretto da parte della Soprintendenza. Se l’edificio ha un valore storico – prosegue – bisogna stare attenti all’intervento che si va a fare. In caso contrario si può arrivare tranquillamente anche all’adeguamento”. E nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione? “Spesso – ha detto – è dimostrato che costa meno demolire e ricostruire che non adeguare sismicamente… (…)
di MARIA TRIPEPI
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