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Aumentano le case all’asta: come salvarle

Crescono i casi di pignoramento degli immobili anche a Foligno, dove attualmente sono 40 i fabbricati a rischio. Per le prime abitazioni una soluzione arriva dal decreto “Blocca aste”, del quale abbiamo parlato con Monica Federici di Soluzione debiti e con l’avvocato Simona Flamini

“Negli scorsi giorni – racconta Federici – la prima casa di un cliente è andata alla se- conda asta per 13mila euro: una cifra che non è più un mutuo, ma può essere rimo- dulata come finanziamento. In questi casi il giudice decide se farlo nella stessa ban- ca o surrogarlo”. “La legge è praticamente sconosciuta – conclude – e il termine per richiedere ed attivare questa procedura è fissato, ad oggi, entro e non oltre il 31 di- cembre prossimo. Vista la situazione tragi- ca che stiamo vivendo e l’aumento conti- nuo dei prezzi non solo dell’elettricità maanche di ogni bene di uso e consumo quoti- diano, è un diritto sapere come difendersi dallo strapotere delle banche” .

“BLOCCA ASTE”, I DETTAGLI LEGALI

Nello specifico è l’avvocato Simona Fla– mini (foto a destra) a spiegare il funziona- mento della legge. “Si tratta di una normati- va molto particolare, che prevede numerosi requisiti di accesso nonché un procedimen- to peculiare per essere richiesta. La norma è destinata a tutti quei debitori che hanno subito un pignoramento immobiliare del- la prima casa (abitazione principale in cui vivono con la famiglia) dalla banca che, anni prima, gli aveva concesso il mutuo per acquistare la casa iscrivendo ipoteca”. Quali i requisiti? “Il richiedente (debitore esecutato) deve essere un consumatore. La norma, pertanto, non si applica alle perso- ne giuridiche (come società, associazioni, cooperative). Il creditore che ha promosso il pignoramento deve essere una banca, un intermediario finanziario, una società vei- colo o una società costituita ai sensi della legge sulle cartolarizzazioni. L’immobile pi- gnorato non deve avere le caratteristiche di lusso, e ancora il pignoramento deve essere stato notificato entro il 21 marzo 2021 e la richiesta di rinegoziazione deve essere pre- sentata entro il 31 dicembre 2022. Ulteriore paletto il debito complessivo: per il solo ca- pitale nell’ambito della procedura esecutiva immobiliare non deve essere superiore ai 250.000 euro”.

Oltre ai suddetti requisiti Flamini specifica che occorre che il richiedente debitore abbia pagato il 5% del capitale finanziato, presup-posto soddisfatto non quando il debitore ri- chiedente abbia pagato il 5% del mutuo, ma quando abbia versato il 5% del capitale mu- tuato secondo il piano di ammortamento. “Una volta verificata la presenza dei requisi- ti – aggiunge l’avvocato – occorrerà proporre

Quaranta immobili all’asta solo a Foligno, tra cui 19 abitazioni ad uso civile, 7 fabbricati commerciali, 2 rurali, 7 garage, ma anche terreni e lotti edificabili: i numeri relativi alla situazione attuale nella terza città dell’Umbria provengono dal sito Astalegale.net, una delle aziende che si occupano di vendite giudiziarie con autorizzazione nel sito del Tribunale di Perugia.
Un quadro in netto peggioramento, come spiegano da Soluzione Debiti, società di Foligno nata da professionisti con esperienza decennale nel settore del recupero crediti e bancario che opera in tutta Italia. “L’aumento semestrale medio in Italia del numero di aste immobiliari è del 23% e Foligno è in linea con il trend nazionale. Ma fortunatamente la prima casa è possibile salvarla, grazie alla legge 157 del 2019, la cosiddetta ‘Blocca aste’. Di fronte all’aumento esponenziale delle procedure esecutive da parte degli istituti finanziari sulle proprietà delle famiglie ci siamo impegnati a trovare strade alternative e soprattutto sicure e immediate per bloccare la messa all’asta degli immobili”…

Di FEDERICA MENGHINELLA

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