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Stefano Bovi, artista del ferro

Stefano Bovi, classe 1979, saldatore di professione, artigiano-artista per passione.

Nella sua officina, situata presso la zona industriale La Paciana di Foligno, esegue lavorazioni di metalli, trattando alluminio, ferro e inox. Qui trovano posto, tra le macchine per la saldatura e per il taglio, tra un’Harley-Davidson e una batteria, le sue opere. Realizzate in ferro, utilizzando pezzi di tondini per carpenteria, le opere ritraggono figure dalla forte espressività; tra queste, un’aquila che si smaterializza, di cui quasi si sentono le grida, e un cuore trafitto da un chiodo, che simboleggia la Passione di Cristo.

Sebbene Stefano Bovi abbia cominciato solo da poco il suo cammino artistico, questo giovane ha già esibito le sue opere in occasione della rassegna “Incontri per le strade” organizzata dal Comune di Spello, e in una mostra personale nella medesima cittadina.
Oggi partecipa con “L’Angelo Mio” al progetto “Parco della Scultura di Castelbuono”, che prevede la realizzazione di un museo all’aperto di scultura contemporanea. L’intento è quello di ricercare e sviluppare le possibili relazioni che intercorrono tra l’arte contemporanea e l’ambiente naturale. Un gruppo di artisti hanno progettato le opere riuscendo a contestualizzarle, senza renderle invasive.
La creatività di Stefano Bovi si concretizza anche attraverso la realizzazione di oggetti di design, che sposano il concetto del riuso: jeans trasformati in mensole e magliette che, ricoperte di resina, poggiano su strutture di ferro diventando comodini.
Un giovane artigiano di grande talento, che pur rifiutando la definizione di artista, avrà forse nell’arte il suo futuro mestiere.

© Gazzetta di Foligno – FRANCESCA FELICIETTI

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