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Settimana Politica 2011 – 21

Il manifesto di critica alla giunta dell’opposizione, le contestazioni sull’avanzo del bilancio comunale 2010, i risultati delle elezini comunali in Umbria nella Settimana Politica di Giancarlo Antonelli.

Il Centro-destra critica la Giunta Mismetti. Lazzaroni risponde
Sono leggibili in Città manifesti di critica al Comune amministrato dal Centro-sinistra a firma dell’opposizione riconducibile al Popolo delle Libertà. Il fallimento del Mattatoio, la liquidazione della Foligno Nuova, la gestione delle partecipate, l’aumento della tariffa igiene urbana: questi gli argomenti del malcontento. A proposito del mattatoio, scrive Vincenzo Lazzaroni, già presidente della società pubblica: “Ciò che non dice il manifesto dell’opposizione è che il Mattatoio non ha chiuso, che il servizio continua regolarmente da oltre un anno senza che questo tuttavia gravi sulle tasche dei contribuenti”. Con il bilancio che riduce ogni anno denari a disposizione – quelli certi sono le entrate per tasse e tributi – e con il dovere di assicurare servizi ai cittadini, il Comune deve recuperare risorse all’evasione su ICI e TIA, incrementare gli incassi di oneri di urbanizzazione, vendere beni di proprietà. L’opposizione richiama a maggior vigilanza delle società partecipate e contesta aumenti di tasse. Ma le difficoltà finanziarie restano, acuite da minori trasferimenti statali.

L’avanzo 2010 contestato
Francesco Maria Mancia contesta l’avanzo (2,4 milioni) di amministrazione del bilancio consuntivo 2010, per la presenza di cause in corso per risarcimenti danni per oltre 7 milioni di euro (TMC per impianti sportivi e società eredi Menestò per l’appalto al cimitero), di crediti di dubbia esigibilità per 1,4 milioni (risalgono al 1972 e riguardano recupero della tassa rifiuti urbani, sanzioni del codice della strada, costi del mattatoio per 258 mila €). I sindaci revisori, nella loro relazione, scrivono che la mancata riscossione o l’esito negativo dei ricorsi potrebbero incidere su parte dell’avanzo. Dunque, questi denari utilizzati nell’esercizio 2011 potrebbero rivelarsi virtuali.

Claudio Ricci, sindaco di Assisi
Luciano Barchetta, sindaco di CIttà di Castello

Elezioni comunali in Umbria: Assisi conferma il Centro-destra, a Gubbio vince la sinistra unita, a Città di Castello exploit del PD, Nocera cambia con Bontempi
I risultati delle elezioni confermano Claudio Ricci, sindaco uscente, per il Popolo delle Libertà; a Gubbio Diego Guerrini (PD + tutta la sinistra insieme) è eletto con quasi il 60%; a Città di Castello Luciano Bacchetta, socialista candidato col PD, non ha avuto rivali. Nei Comuni minori, come Trevi e Bevagna, il Centro-sinistra si afferma per pochi voti; a Nocera Umbra, il cui ex-sindaco Tinti (PD) non è stato ripresentato, vince Bontempi del Centro-destra. A Trevi la differenza è di soli 14 voti; a Bevagna è eletta sindaco la candidata Polticchia; a Nocera si cambia. Un risultato contrastato, quello delle comunali di maggio in Umbria, dove il Centro-sinistra si è presentato diviso agli elettori, come a Città di Castello, dove l’Italia dei Valori ha “corso” da sola. A Gubbio, invece, ha avuto esito positivo l’accordo con Rifondazione comunista, che già aveva vinto con Goracci sindaco, presentandosi in solitario. Il Centro-destra, ugualmente, non ha dato segnali di unità; ad Assisi, per esempio, l’UDC, i finiani e i rutelliani hanno preferito appoggiare un altro candidato, l’ex-sindaco Giorgio Bartolini. Dunque, il quadro politico non è stabile neanche in Umbria. Il Partito democratico, impegnato a confermarsi primo partito della Regione,

Diego Gerrini, sindaco di Gubbio

deve mediare continuamente con PRC, SEL e IDV, che premono per avere visibilità negli incarichi amministrativi, mentre i socialisti cercano di risollevarsi, dopo la diaspora. Il Popolo delle Libertà, che pur negli ultimi anni ha avuto successi importanti (ha conquistato Todi e Orvieto), fa i conti con la scissione ispirata dal presidente della Camera Fini e con la voglia di autonomia di Unione di Centro, commissariata per divergenze tra le due anime, quella riferibile all’ex-deputato Ronconi e quella legata al consigliere regionale Monacelli.

© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI

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