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Settimana politica 2013 – 37

Marcia indietro sul piano regolatore: meno edificato in periferia
I tempi sono cambiati, è il commento dell’assessore all’urbanistica Joseph Flagiello in occasione di un convegno che ha ricordato l’architetto Gianluigi Nigro, redattore delle varianti al piano regolatore 1997, che hanno determinato uno sviluppo edificatorio, specie al di fuori delle mura cittadine. Per cui, afferma Flagiello, bisogna rileggere le linee guida delle previsioni del 1997, privilegiando, piuttosto che nuove edificazioni, la riqualificazione e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente. Non solo – aggiunge l’assessore del PD – per limitare il consumo del suolo, ma anche per l’incapacità del Comune di gestire l’ampliamento della città verso la periferia e per assicurare vivibilità dei luoghi con una mobilità sostenibile. Di fronte a nuove opportunità di lottizzazione, dunque, il Comune di Foligno sembra essere meno favorevole a permettere grandi volumi edificatori. Ma all’ex-Zuccherificio, almeno dai progetti in cantiere, ciò non parrebbe trovare riscontro. Diverso è invece il caso della zona dell’ex-sansificio e consorzio agrario. Qui Flagiello precisa che è intenzione del Comune di autorizzare la costruzione di un centro polifunzionale (commercio, sede di uffici e residenze) con volumi non esagerati. Grande attenzione al centro storico è quello che l’amministrazione comunale si propone come alternativa all’espansione abitativa in periferia. Lo spazio entro le mura è il luogo, secondo Flagiello, che è e sarà al centro delle scelte politiche. Marcia indietro o cambio di strategia? Il Comune per ora, sollecitato anche da commercianti, artigiani e associazioni ambientaliste, rinuncia ai cosiddetti centomila residenti e cambia prospettiva: vuole dare maggiore attenzione al centro storico per non far perdere alla città la sua identità. Resta, però, aperta la questione ex-Zuccherificio, una zona a ridosso delle mura con potenzialità di attrazione, che fanno concorrenza proprio al centro storico.

Il Comune affitta a enti e società pubbliche
Nell’ottica di valorizzare gli immobili di proprietà non destinati a finalità istituzionali, il Comune li affitta a società (VUS COM e AFAM) e enti (ATI3 Umbria), le quali potranno risparmiare non utilizzando più locali di privati. Alla VUS COM sarà dato in locazione il piano terra e una porzione del primo piano del Palazzo Vitelleschi in Via Gramsci, già utilizzato per gli uffici comunali anagrafe e elettorale, dove verranno trasferite la sede e le attività dello sportello della società che gestisce il ramo gas di VUS. All’azienda farmaceutica comunale, AFAM, il Comune cede in affitto il locale ex-base logistica delle “casermette” a Colfiorito, nel quale si stabilirà la sede della farmacia pubblica. L’ATI3 Umbria, oggi in affitto da privato in Via Mazzini, utilizzerà per i propri uffici una porzione dell’immobile di Palazzo Monaldi Barnabò di Piazza XX Settembre (sede centenaria del ginnasio-liceo, che molti cittadini avrebbero voluto salvaguardare). Il Comune di Foligno metterà poi a disposizione per la sede del Giudice di Pace parte degli spazi utilizzati per il tribunale in Piazza San Francesco, ora chiusi per il trasferimento a Spoleto, una volta che sarà terminato il trasloco.

Sede INAIL e INPS per non pagare affitti, ma l’INPS non è più interessata
La televisione (Canale 5) si interessa (è stato o no uno spreco di denaro pubblico?) della nuova sede unificata di INAIL e INPS, che si sta costruendo nella zona dell’ex-centro fiera. Da anni i lavori si protraggono, anche perché l’INPS ha cambiato idea e così lo stabile ha dovuto essere modificato. La direzione INAIL fa sapere che anche l’Agenzia delle Entrate potrebbe essere interessata a trasferirvi i suoi uffici, ma il canone proposto è risultato troppo oneroso. Ma l’affitto ad uso pubblico potrebbe avere uno sconto del 30% e quindi far cambiare idea all’Agenzia delle Entrate. Dunque la sede unificata INAIL-INPS non si farà e la prima trasferirà i suoi uffici più o meno in primavera. 

Contributi pubblici a chi affitta a canone concordato
35.000 euro di contributi comunali per chi stipula un contratto di affitto ad uso abitativo a canone agevolato, cioè concordato tramite accordi con i sindacati inquilini e della proprietà. L’obiettivo del Comune è quello di incentivare la locazione a canone concordato, attenuando i fenomeni di tensione abitativa. Le domande dovranno pervenire entro fine anno e la graduatoria sarà formata secondo l’ordine di ricevimento dell’istanza. Il contributo è per l’IMU ed è pari all’1,6 per mille.

Aste al ribasso: rifare la segnaletica costa il 45,40% in meno.
Alla FILS invece l’affidamento dei lavori è diretto
Il Comune aveva stimato in 61.000 euro il costo dell’aggiornamento (sarà comunque parziale) della segnaletica stradale. Ma l’offerta ritenuta più vantaggiosa – quella della Delta Segnaletica srl – ha ribassato a 36.290,48 + IVA al 21%. Per cui ora la spesa cala e il capitolato di appalto si riduce a 46.000 euro. Ma altrettanto non si può dire per altri settori di intervento. Per esempio, per i rattoppi delle buche su strade asfaltate non c’è stata nessuna gara di appalto e il servizio è stato affidato direttamente alla società comunale FILS. Nel quadro dello stanziamento di 155.000 euro per la manutenzione delle strade sempre riservate a FILS, ora per i rattoppi saranno fatturati alla società pubblica 46.000 euro. Per le strade in breccia, invece, è competente l’Agenzia Forestale dell’Umbria (scaturita dalla soppressione delle comunità montane) per 14.000 euro. Anche questo è affidamento diretto.

© Gazzetta di Foligno – Giancarlo Antonelli

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