Quintana settembre 2014

Ventidue volte Croce Bianca

Ottavo palio in dieci anni per il “Fedele” Daniele Scarponi

Quintana settembre 2014Va in soffitta anche l’edizione settembrina della Giostra della Quintana. Un’edizione di sorprese e conferme quella andata in scena in un’assolata domenica di una sbiadita estate. La vittoria di Scarponi non può essere una sorpresa, semmai una conferma. Sono otto ormai i suoi sigilli, conseguiti in appena 10 anni. Nelle cinque affermazioni ottenute sotto le insegne di “Via Butaroni”, brillano i successi conseguiti su quattro distinti destrieri (Scala Minore, Big More, Agresti, Woman in Rose, quest’ultimo cavallo esordiente). Se non è un record, poco ci manca. Ventidue sono i palii del “Fedele”, cinque quelli con il priore Andrea Ponti in “sella”. Nella categoria “sorprese”, per motivi differenti, vanno annoverati Spada, Contrastanga, Giotti e La Mora. Se la carriera condotta in porto dall’“audace” Gianluca Chicchini è stata splendida, accompagnata sul finale dall’incitamento di moltissimi spettatori, ed alla veneranda età di 49 anni avrebbe meritato una miglior sorte (secondo posto ad appena mezzo secondo), le quintane di Paci, Gubbini ed Innocenzi, soprattutto, sono state in chiaroscuro. Paci e Gubbini sono stati sempre lontani dai migliori, mentre Innocenzi, campione uscente ed assoluto favorito della vigilia, è uscito in malo modo dopo una pessima prima tornata, mancando il primo anello della seconda frazione. Diverse le lamentele per lo stato della pista (considerata troppo “dura” e quindi poco accomodante al galoppo dei cavalli), dopo le copiose piogge dei giorni scorsi. Alcuni cavalieri, davanti ai taccuini, si sono lagnati di aver potuto constatare l’effettivo stato solamente nell’atto di scendere sull’otto. In effetti i tempi sono stati molto alti, sembrava di essere tornati quasi all’inizio dell’attuale secolo, se solo confrontati con le prove ufficiali dello scorso agosto (due secondi, il divario, in alcuni casi). Anche per tale motivo, chissà, molti sono stati gli errori commessi in questa seconda edizione stagionale, con appena quattro portacolori ad aver compiuto sino in fondo il percorso netto: Croce Bianca, con 2’ 45” 81’, Spada che ha fatto segnare un riscontro cronometrico complessivo di 2’ 46” 32’, Giotti e La Mora che hanno concluso, rispettivamente, con 2’ 47” 37’ e 2’48” 36’. Buona la prova del “moro” Pierluigi Chicchini, scioltosi sul più bello in occasione dell’ultima tornata, quando ha incocciato su una bandierina e scheggiato l’ultimo dei tre anelli. Deludente l’Ammanniti di Diego Cipiccia, che sbaglia il secondo anello della seconda tornata quando era in testa alla contesa. Nulla da dire, infine, sul rione Badia, ancora una volta non pervenuto ed uscito di scena anzitempo. Resta la “nonna” fra le 10 contrade in campo, con il successo che non arride più ai colori amaranto ormai dal lontano 1983. Da segnalare, fra i presenti in tribuna, la mamma del “pirata” Marco Pantani, Tonina.

© Gazzetta di Foligno – ALESSANDRO BUFFI PROIETTI

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