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Settimana politica 2014 – 33

FILS: i dati della crisi in attesa che il Sindaco intervenga.
Il risanamento lo pagheranno ancora i cittadini?
Bocciato il Bilancio 2013, la FILS rischia il fallimento se non ci saranno interventi risolutivi che il Sindaco Mismetti ha promesso di avviare già in ottobre. La situazione della FILS è deficitaria Ci sono anche alcune centinaia di migliaia di euro di debiti verso il fisco. Strano intreccio: il Comune è debitore dello Stato. Ma ecco in sintesi come è evoluta la voce “debiti” del bilancio della FILS tuttora presenti. Nel 2009 erano registrati i seguenti debiti: 4.750.905 euro (non specificati); verso banche 2 milioni e 400 mila euro (senza garanzie reali): tributari, e quindi anche verso il Comune proprietario, 548.937 euro; previdenziali 244.370 euro; fornitori 478.768 euro. Nel 2013 ammontano in ordine a: € 4.519.977; € 1.650.800 (con garanzie immobiliari); € 878.493; € 417.582; € 309.643. Inoltre sono presenti nei due bilanci altri debiti: nel 2009 € 1.043.655, nel 2013 € 1.248.232. Cosa risponde Mismetti? Che il Comune si è prodigato affinché si potesse riuscire a presentare bilanci in attivo (il 2013 chiude con un utile appena risicato) e che ora è necessario risolvere l’indebitamento che la FILS si porta dietro dal 2009 – anche allora però Mismetti era componente della Giunta -. Specie per la FILS e partecipate in genere, il Sindaco si impegna a indicare, nella presentazione degli obiettivi di legislatura, idee, metodi e soluzioni. Si conta sulla vendita della sede della VUS di Foligno per portare capitale alla FILS, a cui il Comune ha ceduto parte (60%) della proprietà del grande immobile. Ma la palazzina, per un valore stimato di € 2.106.700, era già in vendita dal 2009 (delibera consiliare dell’11 marzo). Da allora nulla è accaduto e oggi se ne ripropone la vendita. Il compratore sarà con probabilità la stessa VUS, che oggi paga un affitto annuo salato ai due proprietari e in più le è stato richiesto un aumento di 7.000 euro. In definitiva: la VUS paga l’affitto con le entrate delle bollette e con le stesse dovrà comprarsi la sede. L’allarme sui conti FILS 2013 richiede insomma interventi risolutivi, con la speranza che non siano sempre i cittadini a pagare il risanamento di gestioni pubbliche poco oculate.

Comuni limitrofi in difficoltà finanziarie. E per Foligno speriamo bene
Spoleto ha un buco nei conti di qualche milione, Bevagna chiede al Governo denari per evitare il dissesto finanziario. Sono due esempi di come riuscire a far pareggiare i bilanci comunali, esercizio questo sempre più difficoltoso. Tra le ragioni: molti meno soldi ai Comuni dallo Stato, tante mancate riscossioni dei servizi erogati e ritardi nelle erogazioni di contributi regionali (entrambe le voci vengono conteggiate nel bilancio come residui, che in realtà non sono stati incassati e il bilancio ne soffre). Foligno ha un Comune sano oggi, quando è oramai lontano il periodo dei bilanci sostanziosi del periodo del terremoto e quando, a seguire, i trasferimenti statali si sono ridimensionati notevolmente. Il nostro Comune, che ha già sperimentato un paio di decenni fa il dissesto finanziario, riesce oggi a far quadrare il bilancio anche nella crisi economica che riduce le entrate. Esso conta sulle riscossioni degli oneri di urbanizzazione, sulle vendite di beni immobili, ma ha difficoltà a incassare milioni per servizi non pagati dai cittadini o per multe non onorate. Ha anche sulle spalle le grane delle società partecipate. Specie la gestione Mismetti – probabilmente perché non si poteva più attendere – ha messo mano e dovrà insistere ancora alla riduzione di spese (come il personale), e di sprechi e costi superflui della macchina comunale. Le sfide sono molte – VUS in primis – da affrontare e gestire avendo come obiettivi principali l’interesse e il bene pubblico della città.

Mismetti raddoppia?
Il 12 ottobre a Perugia 808 tra Sindaci e Consiglieri comunali voteranno per il presidente della Provincia. Quest’ultimo e i Consiglieri provinciali non beneficeranno di indennità né di gettoni di presenza; il primo durerà in carica 4 anni, i secondi 2. Nando Mismetti è il candidato del Partito democratico e avrà molte probabilità di essere eletto. La Provincia, come era una volta, non esisterà più: oltre alla gratuità (eccetto rimborso spese) delle cariche istituzionali, non avrà più tutto il personale e gestirà meno danari. Ma, finché non si insedieranno Presidente e Consiglio, non si comprenderà come funzionerà questa Provincia dimezzata, in attesa che il Parlamento ne decida definitivamente la sorte.

L’avio-superficie di Terni supera quella di Foligno
L’Enac ha assegnato all’avio-superficie ternana il codice internazionale “Icao”. Esso consente a piloti, imprese o altri soggetti interessati nel mondo, di individuare gli scali rispondenti ai requisiti dettati dall’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao). In Italia sono 130 aeroporti e due avio-superfici ad aver assegnato questo codice; Terni è la terza.

© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI

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