vuoto2

Francesco d’Assisi nella Piazza Grande di Foligno

Da tempo la Pro Foligno rifletteva su uno dei gesti fondamentali operati da Francesco d’Assisi nel suo cammino di conversione: la vendita delle stoffe e del cavallo per utilizzare il ricavato nella ricostruzione della chiesetta di san Damiano. Era il 1206 quando giunse a Foligno e nella Piazza Grande fece la sua prima spoliazione: in uno spazio che in quel tempo era molto più piccolo di quello attuale si privò dei suoi beni materiali affinché la somma fosse utilizzata per restaurare la piccola chiesa che sorgeva all’esterno delle mura di Assisi, così come gli aveva chiesto il Crocifisso lì custodito.
La memoria di questo atto ha suggerito alla Pro Foligno di indire un concorso finalizzato a “illustrare,” mediante le varie tecniche artistiche, lo storico e indiscutibile evento. La risposta non è stata all’altezza delle aspettative e l’architetto Pietro Battoni è colui che ha proposto l’idea più significativa. Nel pomeriggio del 23 aprile una partecipazione ampia e qualificata ha assistito alla dimostrazione del progetto. Ben documentata la ricerca dall’architetto Battoni, sia come ricostruzione storica del fatto (citando le fonti principali: Tommaso da Celano, Bonaventura da Bagnoregio, la Leggenda dei tre compagni), sia come elaborazione scultorea del manufatto: in marmo bianco di Carrara, protetto da una lastra in plexiglas, della misura di cm. 110x26x65, del costo di 20.000 euro, da collocare a ridosso della parete principale del Duomo. Rappresenta due mani protese che sorreggono un panno.
A parlare della scelta esistenziale di Francesco è stato chiamato padre Luigi Giacometti o.f.m. che ha introdotto la sua narrazione partendo dal momento in cui il giovane, tornato dalla guerra di Perugia, fa fatica a riprendere la vita che il padre Bernardone gli aveva preparato. Egli ha bisogno di entrare in contatto con la parte più interiore di sé, stando in silenzio, raccogliendosi in luoghi silenziosi e pregando. È ancora un cavaliere medievale, generoso e liberale, disposto a dare senza misura e a dare per il piacere di dare. Il cambiamento che sta portando in seno alla sua vita familiare e sociale comporta una profonda mutazione anche nelle relazioni umane: i nobili, gli ecclesiastici, i borghesi, i vanitosi e gli esibizionisti vengono sostituiti con gli indigenti e i mendicanti. A queste persone dona i suoi stessi vestiti e prepara del cibo sulla tavola di famiglia quando il padre è assente. Così, piano piano, faticosamente, fa pratica di povertà fino allo strappo finale. Potendo disporre dei beni di famiglia, comincia a disfarsene e il primo atto, la prima spoliazione, avviene a Foligno, città mercantile, dove giunge non come uno dei tanti mercanti, ma con la libertà interiore di chi sa che sta per consegnare a Qualcuno il suo cuore e l’intera vita. Nella piazza grande di Foligno Francesco sceglie tra Dio e la Famiglia.
D’ora in poi è consapevole di quanto sarà difficile far accettare il suo cammino alla famiglia, agli amici, alla città, imparare a vivere da povero tra i più poveri, ma è forte del sigillo del Crocifisso ormai impresso nella sua anima: vendendo le sue vesti ha donato tutto se stesso a Cristo; e il Cristo in cambio lo riveste della sua divina povertà. Non una veste intessuta da esperte mani umane, ma quella regale del Figlio di Dio, adornata di sofferenza e di gioia pasquale.
A sigillo di un pomeriggio così ricco spiritualmente e culturalmente, le parole conclusive del nostro vescovo Gualtiero. Francesco operò tre spoliazioni: la prima a Foligno con la vendita delle stoffe e del cavallo; la seconda quando, davanti al vescovo, al padre e alla città di Assisi si denudò delle sue vesti; la terza quando, sentendo avvicinarsi la fine del suo cammino terreno, si privò di tutti i poteri che gli derivavano dall’Ordine da Lui stesso costituito e li consegnò a Frate Elia.

FRANCA SCARABATTIERI

0 shares
Previous Post

Settimana Politica 2015 – 16

Next Post

Archeologia a scuola: terminati gli scavi a Cancelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content