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Val di Chienti bloccata, lo sviluppo segna il passo

La chiusura del tratto tra Colfiorito e lo svincolo di Serravalle della SS 77, dei giorni scorsi, rappresenta un problema di enorme rilevanza per tutto il nostro territorio. L’interruzione evidenzia una serie di aspetti che possono essere considerati davvero inquietanti. Mentre tutto il territorio iniziava ad assaporare il sogno di arrivare al mare in poco più di un’ora (sottolineo che questo non era solo il miraggio di qualche vacanziere ma un vero e proprio sviluppo del tessuto economico-sociale della zona partito anni fa grazie all’intuizione del governo di centrodestra), e mentre le autorità si preparavano all’ennesimo taglio del nastro (questa volta definitivo), alcuni operai hanno apertamente denunciato le carenze strutturali di una galleria sostenendo che la quantità dei materiali utilizzati erano ben inferiori a quanto dichiarato. Questa situazione ha portato inevitabilmente ad un fortissimo rallentamento del progetto con il conseguente allungamento dei tempi di consegna dell’opera viaria di importanza strategica anche per l’Italia centrale. Ma ancora più grave è il fatto che il verificarsi di questo episodio, dopo la denuncia di Report e di tanti altri mass media, è di enorme rilevanza, tant’e che sono in corso le verifiche. Da quanto emerge ci sono problemi strutturali, con controlli approssimativi o sbagliati e la mancanza (a quanto si dice) in certi punti di oltre il 30% del materiale previsto per il sostegno alla struttura. Adesso Anas e Quadrilatero hanno deciso di chiudere il tratto già aperto annunciandolo con uno striminzito comunicato. Ho appreso questa notizia con stupore e preoccupazione e così, come consigliere provinciale e comunale, ho immediatamente telefonato al presidente della Provincia nonché sindaco di Foligno Mismetti e al presidente del consiglio comunale per chiedere un immediato incontro con la società Quadrilatero e Anas per comprendere la situazione. Ho ovviamente ricevuto la massima disponibilità. Questa vicenda, che ritengo di estrema gravità, investe il nostro territorio in un momento molto delicato e in una situazione di crisi persistente. I ritardi certamente bloccheranno lo sviluppo che con questa nuova arteria poteva profilarsi addirittura dal prossimo anno, ad apertura avvenuta. Invece non sarà così. Sicuramente questa questione deve essere chiarita in maniera definitiva: prima di tutto vanno individuati i responsabili ed eventuali comportamenti dolosi, poi si devono effettuare tutti i controlli in modo che ci sia l’assoluta sicurezza di non dover correre nessun rischio in una zona altamente sismica. Infine vanno tempestivamente individuati i tempi per la soluzione del problema. Il rammarico è fortissimo soprattutto in un momento in cui l’economia di un territorio si può salvare solo con lo sviluppo delle infrastrutture.

RICCARDO MELONI
Consigliere provinciale e comunale di Forza Italia

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