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Foligno, alla seconda è già crisi?

La sconfitta di Città di Castello nell’analisi di Riccardo Bocchini

Nel vocabolario del calcio la parola “pazienza” proprio non vuole entrare. Basta una sconfitta per sfogliare velocemente pagina e ritrovarsi alla lettera “F”. Si legge con semplicità e spesso approssimazione, si pronuncia fallimento. È spietato il calcio nelle sue logiche, e non risparmia di certo il Foligno. Un punto con il Montemurlo e il tonfo di Città di Castello fanno già gridare alla crisi. A predicare calma è Riccardo Bocchini, giovane tecnico folignate, con un curriculum di tutto rispetto. Da giocatore piazze importanti: Lanciano, Ancona e Cesena (serie B) su tutte. Da tecnico cinque anni affianco a Castori in serie B, poi l’esperienza a Castel Rigone e Martina Franca. Il racconto del match di sabato, quindi, affidato a chi di calcio se ne intende.

Riccardo bocchiniMister, proviamo a ricostruire il match. Primo tempo dominato dal Città di Castello, nella ripresa un Foligno ad intermittenza. È d’accordo?
Sì, sono d’accordo. Primo tempo appannaggio del Città di Castello. Il Foligno ha reagito soprattutto nel secondo tempo, finché Napolano, spostato sulla fascia sinistra, ha avuto la forza di tenere alti i giri del motore. Poi la squadra tifernate, forte del vantaggio (2-1 ndr), ha preso le giuste contromisure, difendendo spesso a 5 e ripartendo in contropiede.

Cos’è che è mancato di più al Foligno, l’aspetto caratteriale o quello tecnico-tattico?
Non per recitare la parte del democratico a priori, ma la verità è nel mezzo. I due aspetti si fondono. Il Foligno è apparso un po’ disorientato di fronte ad un avversario ben organizzato, che ha corso tanto senza palla, riuscendo quasi sempre a tenere le linee corte. Se non hai il giusto approccio mentale ed agonistico il rischio di perdere aumenta…

Quindi sconfitta da attribuire ai meriti del Città di Castello o ai demeriti del Foligno?
Bisogna dire che la squadra biancorossa è ben strutturata e ha l’umiltà della squadra che viene dall’Eccellenza, giocando da provinciale: corsa e sacrificio. Al proprio arco ha anche frecce importanti: Calori, Gorini, Majella, Missaglia. Il risultato è un atteggiamento giusto, forse proprio quello che è venuto meno al Foligno. I falchetti sono una squadra nuova, giocano da poco insieme. Serve tempo.

Oggi la sfida del “Blasone” con il Ponsacco è già decisiva?
Io credo di no. Il campionato di serie D è particolarissimo, è complesso fare previsioni. Spesso le carte si rimescolano, soprattutto a gennaio, quando in molti cambiano i propri obiettivi. Quindi è la seconda metà di campionato quella decisiva, dove chi ha sofferto all’inizio può rilanciarsi. Alla terza giornata è difficile trarre conclusioni.

La vita ci insegna che la pazienza è un valore fondamentale. Perché nel calcio questo insegnamento sembra venire sempre meno?
Il calcio subisce un’influenza gigantesca, inevitabile, quella dell’opinione. In Italia possono parlare tutti e chi lavora è soggetto alle critiche di chi spesso non ha le giuste competenze. Ciò ha un peso enorme per chi vive il calcio come professione. Giudizi espressi per comodo o nell’interesse di spostare l’ago della bilancia. All’estero funziona diversamente, c’è la giusta serenità per fare calcio. Dobbiamo fare ancora molta strada.

GIOVANNI BARTOCCI

Il Tabellino

CITTÀ DI CASTELLO (3-5-2): Calvarese; Zanchi, Calori, Barilaro; Locchi, Orecchiuto (23′ st Mancinelli), Gorini, Ventanni (36′ st Dieme), Pilleri; Majella (27′ st Donadi), Missaglia. A disp.: Massetti, Marconi, Bernardini, Bernicchi, Silvestrini, Bura. All.: Cerbella.

CITTÀ DI FOLIGNO (4-3-1-2): Ranieri; Calzola, Fogacci, Burini, Cavitolo; Montanari (28′ st Fondi), Giambi (38′ st Candelori), Ubaldi; Napolano; Di Paola (38′ st Del Colle), Urbanelli. A disp.: Farroni, Arboleda, Fapperdue, Gennari, Cirillo, Esposito, Fondi. All.: Giunti.

ARBITRO: D’ Ascanio di Ancona (Assistenti: Fumarola di Ancona – Vitale di Ancona)

MARCATORI: 7′ pt Gorini (CdC), 11′ pt Urbanelli (CdF), 26′ pt Missaglia (CdC).

NOTE: spettatori 700 circa. Al 25′ st Ranieri (CdF) para un rigore a a Majella (CdC).

AMMONITI: Pilleri (CdC), Ventanni (CdC), Locchi (CdC), Calvarese (CdC), Napolano (CdF), Cavitolo (CdF), Calzola (CdF), Burini (CdF).

Angoli 2-3. Recupero 2’ pt e 4’ st.

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