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Porte ‘girevoli’ al Grand Hotel Mismetti

All’ingresso del Grand Hotel Mismetti, dopo due anni di lavori, sono state installate le ‘porte girevoli’. E nella hall si è registrato gran flusso. C’è chi entra e chi esce a proprio piacimento. Per un buon periodo, dopo l’uscita di tre rappresentanti più quotati, si è messo a guardia dell’unica porta maître Graziosi che ha garantito la sopravvivenza del Consiglio di amministrazione su cui aveva già puntato lo sguardo il commissario visto che ci si stava avviando alla bancarotta. Al grido di “non chiudete questo albergo”, i rappresentanti del cda, con a capo Mismetti, hanno cominciato, però, a temere il peggio e hanno chiesto aiuto. Graziosi e la Trombettoni, che avevano già sull’uscio le valigie e chiamato il taxi, hanno pensato che, forse, una settimana in più ci si poteva restare, anche se ‘il ristorante dell’hotel’ era di scarso gradimento. E così all’ennesima presentazione della solita ‘minestra riscaldata’ hanno turato il naso e ingoiato. Ma alla possibilità che di fronte al Grand Hotel Mismetti venisse costruito il Palace Savini a ‘cinque stelle’ il cda ha deciso di sostituire il vecchio ingresso con le classiche ‘porte girevoli’. Tutto questo non è passato inosservato ai tre clienti che nel frattempo erano rimasti, valigie in mano, sul piazzale. “Toh! Hanno detto, vuoi vedere che cambierà anche il menu?”. E così, quatti quatti, sono rientrati in albergo riprendendosi le quote azionarie con la speranza che le porte girevoli vengano messe all’ingresso della ‘sala di comando’. Solo una cosa: al maître Graziosi che ha retto l’uscio per evitare la bancarotta nessuno ha detto grazie. Alla faccia della riconoscenza. 

ROBERTO DI MEO

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