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Il sindaco Nando Mismetti farà la fine del generale Custer

Nella vasta prateria folignate tagliata in due dal Little Big Topino si sta per consumare una delle battaglie più feroci che la storia politica degli ultimi decenni abbia mai vissuto. Pare di ricordare quella del generale George Armstrong Custer decimato dagli indiani nel 1876. Tutto è cominciato con la recente guerra di Elio Nuvola Rossa che ha cercato di accerchiare la prateria senza però ottenere un risultato concreto. Tant’è che dopo la firma del trattato di Forte Torrino (leggi bilancio) il generale Mismetti-Custer ha implorato la sua cavalleria di tener botta all’imminente trappolone. E ci è anche riuscito ma solo per un breve periodo perché nelle praterie sono di nuovo ricomparsi i nemici. E ora la battaglia sulle rive del Little Big Topino appare imminente. Ecco gli schieramenti. Da una parte c’è il Settimo cavalleggeri del generale Mismetti-Custer decimato da alcuni muli da rifornimento; dall’altra parte sono tornati in battaglia il Lakota Sioux Moreno Finamonti, lo Cheyenne Roberto Ciancaleoni e l’Arapaho Lorenzo Schiarea. In fondo alla prateria si scorgono anche altre formazioni indiane, per la verità sparpagliate a causa di molti comandanti, ma sempre pronte a tagliare i rifornimenti. Cosa che hanno già fatto quando il generale Mismetti-Custer ha tentato di conquistare il fortino saccarifero che gli poteva servire da baluardo. Adesso che gli schieramenti sono in posizione Mismetti-Custer ha lanciato il suo ultimo grido di battaglia. E come il suo omonimo predecessore, che era soprannominato deretano duro (per la sua capacità di restare in sella molto a lungo) adesso sta studiando le strategie per evitare una sua disastrosa impresa finale. E non farsi ricordare nella storia come “Mismetti’s Last Stand”.

ROBERTO DI MEO

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