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Cristina Grassilli: assessore non politico, col cuore quintanaro. La new entry della giunta comunale si presenta attraverso la Gazzetta

È la ventiseienne Cristina Grassilli il nuovo assessore, nominato dal sindaco Nando Mismetti per chiudere il cerchio di un’estenuante crisi di maggioranza che ha tenuto in standby l’attività amministrativa della terza città dell’Umbria per circa un anno. Sarà lei ad occupare la poltrona dell’ormai ex assessore Silvia Stancati del Partito Democratico, che tra l’altro non ha affatto gradito la ‘rimozione forzata’ ed ora annuncia battaglia politica. Alla new entry Grassilli, il primo cittadino ha affidato le deleghe in materia di programmi e fondi europei, cooperazione internazionale, comunicazione e rapporti con il cittadino, semplificazione ed informatizzazione. Una sostituzione in ‘salsa rosa’ in giunta comunale, per accontentare le richieste dell’ex dissidente Lorenzo Schiarea, capogruppo consiliare della lista civica centrista Movimento per Foligno.

Assessore, innanzitutto buon lavoro, e grazie per aver accettato di presentarsi alla città proprio attraverso la Gazzetta di Foligno. Due grandi passioni la contraddistinguono… “Ringrazio Voi per l’opportunità che mi date, sono un’affezionata lettrice della Gazzetta di Foligno, che trovo sia capace di fornire sempre spunti nuovi ed originali nel panorama dell’informazione locale. Indubbiamente ho la passione per ciò che studio, e che sarà la ok-intervista-neo-assessore-grassilli2mia professione: sono dottoressa in disegno industriale per architettura di interni, ed al momento sto conseguendo la laurea magistrale in architettura”.

La neo assessore, inoltre, può già vantare importanti esperienze in campo internazionale. L’altro amore è la Quintana…

“Sì, ne sono orgogliosa, sono davvero profondamente legata al mondo della Quintana. Ho sempre cercato di dare il meglio e fare il possibile, prima per il mio rione, il Badia, e poi per l’Ente Giostra quando il presidente Stefano Trabalza mi ha nominato nella Commissione Artistica di Palazzo Candiotti”.

Sino a settembre era lei ad aiutare le ‘assessore’ ad indossare i preziosi broccati; questa volta sfilerà per le vie della città insieme ai nuovi colleghi di giunta…

Devo ancora abituarmi all’idea, sono stata nominata da poco e la cosa mi ha scombussolato la vita. Ora che ho assunto le deleghe sto facendo il punto della situazione per capire come guidare la macchina organizzativa e fissarne gli obiettivi. Una cosa però è certa, non rinuncerò mai alla Quintana, che anzi sarà di spunto in diversi aspetti della mia azione amministrativa. Ho già in mente alcune sinergie”.

Tra le passioni però non c’è la politica o almeno la cosiddetta ‘politica politicante’ ed oggi si ritrova niente di meno che assessore di una città che conta circa 60mila abitanti.

“Ho fatto parte e faccio parte di un gruppo con il quale ho collaborato sin dall’inizio, vista anche l’amicizia pluriennale con Lorenzo Schiarea. La missione era quella di dar vita ad un progetto civico che coinvolgesse la ‘società civile’ ed i giovani. Saranno la mia squadra, insieme a tutti coloro che vorranno dare un contributo alla vita amministrativa di Foligno. Non sono una politica e non mi sono candidata alle elezioni comunali. Mi considero una giovane cittadina alla quale viene data la possibilità di fare il possibile per il bene della propria città”.

Porte aperte a tutti, quindi…

“A chiunque voglia migliorare Foligno al di là e al di sopra degli interessi personali, di partito o politici”.

Com’è stato il primo impatto con le stanze del potere?

“È una squadra ben motivata, con forze giovani e figure di grande esperienza. Ringrazio anche dirigenti e tecnici che si sono prontamente resi disponibili a collaborare”.

Siamo a metà legislatura, e le deleghe sono considerate piuttosto ‘leggere’. Cosa pensa di fare?

“È la persona e quello che ha intenzione di fare a dare un significato ed un’importanza alla poltrona, e non viceversa. Considerando tempi e possibilità voglio portare a termine pochi progetti, ben chiari e che possano lasciare il segno per l’amministrazione comunale e prima di tutto per i cittadini. Una politica concreta, a servizio della gente”.

Siamo giornalisti, ci interessa particolarmente sapere cosa accadrà sul fronte comunicazione.

“Comunicazione, rapporti col cittadino e informatizzazione rientrano nello stesso quadro. Sono cambiati il modo di comunicare e il mondo dell’informazione. La pubblica amministrazione deve mettersi al passo, anche la gestione dell’emergenza sismica ne ha evidenziato l’esigenza e l’urgenza”.

CLAUDIO BIANCHINI

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