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Quintana, Stati Generali. Un’occasione da non perdere

L’incontro organizzato dall’Amministrazione comunale e dall’Ente Giostra giovedì 23 marzo ha rappresentato una chiamata a raccolta delle istituzioni cittadine sul tema della Giostra della Quintana, con la presenza del Sindaco Nando Mismetti, della Presidente della Regione Catiuscia Marini, del Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Borscia e di rappresentanti della Camera di Commercio, della Fondazione Cassa di Risparmio e della Diocesi. Molti interventi si sono succeduti, spaziando dalla politica all’economia, culminati con la relazione del prof. Paolo Dalla Sega, docente di Valorizzazione urbana e grandi eventi all’Università Cattolica di Milano, e tutti hanno evidenziato il valore della Giostra della Quintana per la città e il suo territorio, ma anche l’impegno che i vari enti sono disposti ad assumersi. Senza eccessive autocelebrazioni, Domenico Metelli ha raccolto la disponibilità – o meno – delle varie forze in campo ad “esserci” per la Quintana, secondo quanto compete loro. Certo questo primo incontro ad alto livello, conclusosi con la firma di un patto per il rilancio della Giostra, deve essere il primo passo di un rinnovato cammino. Si spera che il principale evento cittadino, giunto a 70 anni di età, possa far tesoro di questa disponibilità coinvolgendo l’intera città nel fare il “tagliando”, e l’aver convocato un’assemblea per “porsi in ascolto” è sicuramente una novità positiva, che dovrà avere un seguito attraverso un dialogo effettivo e strumenti concreti. Questo è quanto le forze convocate giovedì scorso, “esterne” al mondo quintanaro, possono impegnarsi a fare. In questo, l’obiettivo di Città ed Ente Giostra può ritenersi raggiunto.

La sensazione, tuttavia, è che il “Popolo della Quintana”, oltre ad essere citato e giustamente ringraziato, ambisse ad un ruolo di maggior rilievo, preferendo una discussione su questioni più interne alla vita quintanara. Certo, non era quella la sede per parlare di tratta, di quante Giostre correre o di come far quadrare i bilanci, ma qualche malumore indica la necessità di un confronto e di una svolta principalmente all’interno dell’Ente Giostra. L’attuale calendario, le attuali modalità di svolgimento sono sostenibili con le risorse – economiche e umane – messe in campo? Dopo aver fatto il pieno di apprezzamento e disponibilità ad impegnarsi, la Quintana dovrà necessariamente rispondere anche a domande di questo genere, proseguendo la linea del dialogo intrapresa.

Quanto alla Diocesi, qual è il contributo che può dare? L’apprezzamento per la valenza sociale e culturale è ovvio, e proprio in questi ambiti si potrebbero pensare percorsi comuni che facciano condividere gli sforzi per l’educazione dei giovani e il loro coinvolgimento in attività che stimolino il “prendersi cura” nella gratuità, per la valorizzazione della cultura del Barocco, per un impegno legato all’integrazione e alla coesione sociale. Se è vero che le competenze della comunità cristiana non aggiungono nulla allo svolgimento tecnico della Giostra, è anche vero che alla Chiesa, e ai laici cattolici in particolare, non si possono chiedere solo benedizioni e cerimonie, ma anche tutto ciò che attiene alla crescita umana di ogni uomo e donna.

Ci auguriamo, quindi, un rinnovato entusiasmo per la principale manifestazione cittadina, a partire da chi la anima già, fino a coinvolgere tutti i folignati: noi, la comunità ecclesiale, la Gazzetta di Foligno che ne è espressione, siamo pronti a fare la nostra parte con un dialogo aperto e un sostegno convinto, confidando che gli Stati Generali costituiscano la prima fase per un dialogo con tutte le forze che operano sul territorio per il rilancio della Giostra.

FABIO MASSIMO MATTONI

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