ok - Un nome per la Mountain1 - Copia

Angelo Fiorelli è l’asso della mountain-bike

Natura uguale due ruote. Come verificare l’esattezza di questa equazione? La risposta, facile per molti e meno scontata per altri, resta una soltanto: la Mountain-bike, MTB per dirla con un acronimo Questo sport cresciuto tantissimo negli ultimi anni, trova nelle strade sterrate umbre la sua collocazione naturale. A pensarla proprio in questa maniera è una bandiera della mtb: Angelo Fiorelli, 56 anni di puro talento con risultati eccezionali, come il 5° posto di categoria nel 2015 e il recente 3° alla Südtirol Sellaronda Hero nel 2016.
Ciao Angelo ci racconti come è scoppiato l’amore per la Mountain-bike?
Nel 1990 degli amiciok - Un nome per la Mountain1 mi regalarono la bici dalle “ruote grasse” – così si dice. Tutto è iniziato per gioco, ma in poco tempo mi sono ritrovato a fare le prime gare (1993 ndr) e da lì sono arrivate le prime soddisfazioni.
Come ci si avvicina a questo sport?
Bisogna provare, sentirne parlare non basta. Deve piacerti la natura, la montagna e la voglia di scoprire posti nuovi. A volte la fatica è tanta, ma si viene ripagati dall’immenso spettacolo che il territorio ci offre.
Visti i tuoi successi ti senti più un amatore o un professionista? Curi molto la preparazione atletica?
Quello che madre natura ti dà, inutile nasconderlo, ti fa essere più o meno predisposto a questo genere di sport. Io mi sento fortunato in questo senso. Esco due o tre volte alla settimana e spesso gareggio di domenica, ma non rinuncio mai alla mia vita quotidiana né al cibo. La mia forza in gara è nella testa e nella capacità di dare il 120%. Detto ciò, io mi sento soltanto come un amatore.
Quale prospettiva c’è per il futuro della Mountain-bike a Foligno?
Ci sono molte associazioni che stanno facendo crescere l’interesse verso la MTB, soprattutto a livello amatoriale. Mi sento di dire che servirebbe una spinta maggiore da parte delle istituzioni in modo da aumentare il numero di appassionati e valorizzare il territorio.
Se dovessi incentivare un giovane nell’intraprendere questa attività, cosa gli diresti?
Di immergersi nella natura. Di provare ad apprezzare le magnifiche sensazioni che si provano quando si spinge la bici in montagna nel verde più assoluto. Il segreto è tutto là.

GIOVANNI BARTOCCI

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