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Settimana politica

Ben 26 ambiti su 70 non attivati. Proprietari pagano per un diritto mai esercitato

Venti anni di lottizzazioni, altre non ancora avviate, altre che mai si avvieranno: sono quelle riferite agli ambiti, invenzione comunale per promuovere l’edilizia. Ma la stima si è rivelata sovradimensionata per Foligno e dintorni: ci sono centinaia di appartamenti non abitati. La suddivisione in ambiti ha determinato la trasformazione di molti terreni da agricoli ad aree fabbricabili, costringendo i proprietari a pagare ogni anno bei soldi al Comune. Oggi per queste proprietà sarebbe utile che l’Ente cancellasse il vincolo dell’ambito e dia la possibilità a ogni proprietario di costruire per conto suo, premiando la volontà di ognuno e non vincolandolo ad accordi difficili e poco praticabili con confinanti che non hanno intenzione alcuna di costruire. 70 furono gli ambiti urbani di trasformazione istituiti con il piano regolatore del 1997. Si dividevano in aree dismesse urbane: il Campus, il Treno (2), il Foro e l’Oliva; aree dismesse di strutturazione locale: Colorificio, Fornaci Hoffmann, Lauretana, le Mattonelle (Belfiore), le Casermette (Colfiorito). Altri nella zona città, denominati “primo impianto a dominante verde”: il Canneto (3), il Palombaro (2), Pacinotti (2), S. Pietro, Marchisielli e Trinci. Di strutturazione locale “nuova centralità”: Maceratola, Sterpete, Sant’Eraclio, Borroni, S. Martino (Vescia), l’Acquaiolo. Di strutturazione locale di “primo impianto residenziale”: Croce Bianca, Mameli, il Roccolo, Intramezzi, Villa Mancia, Villa Roncalli, S. Benedetto, Flaminia 1, 2 e 3 (S. Eraclio), Del Fico (S. Eraclio), Serena (San Paolo), Maestà (2), le Violette, Spineto, Dei Campi (Scafali), Fiamenga, il Mulino-il Fungo-Vegnole (Vescia), Turri (S. Giovanni Profiamma), San Lorenzo Vecchio, Orchi sotto e il Castello (Capodacqua), Colle S. Lorenzo, Leggiana, Pale, Del Pizzale e Pratarelle (Colfiorito), Annifo, Fondi, Volperino, Roviglieto, Pastine (Belfiore), Beata Angela. E infine “primo impianto produttivo”: i Cipressi, la Cupa (S. Eraclio), Case Basse (S. Giovanni Profiamma), la Colombara, Plestia, la Fornace. Sono stati approvati e convenzionati il Campus, Colorificio, Fornaci Hoffmann, Lauretana, il Canneto, S. Pietro, Maceratola, l’Acquaiolo, Intramezzi, Villa Roncalli, S. Benedetto, Flaminia 1 e 2, Serena (S. Paolo), le Violette. Sono stati trasformati in edilizia residenziale di iniziativa pubblica: il Treno, dei Campi (Scafali), Leggiana, Pale, del Pizzale (Colfiorito), Annifo, Volperino, la Cupa (S. Eraclio), Plestia. Attuato in maniera diretta su iniziativa pubblica le Casermette (Colfiorito). Ambiti con piani attuativi approvati, ma ancora non convenzionati: Croce Bianca. Ambiti i cui relativi piani attuativi sono solo adottati: Marchisielli, Corvia e Beata Angela. Ambiti oggetto di istanza di parere preliminare: l’Oliva, Sterpete, S. Eraclio, Scafali, Villa Mancia, Flaminia 3 (S. Eraclio), il Mulino e il Fungo (Vescia), Pastine (Belfiore).

TARI aumenta, sacrifici per aumentare la differenziata

Utenze domestiche: aumento del 5%, attività produttive: tra il 3-5%. I soldi incassati in più servono ad aumentare la raccolta differenziata porta a porta per 7.000 utenze, a cominciare da luglio.

Bilancio: Graziosi si aggiunge agli assenti cronici

Al Consiglio comunale nel quale è stato approvato il bilancio preventivo con 13 voti favorevoli, compreso il Sindaco, su 20, è stato assente anche Graziosi oltre a Ciancaleoni e Trombettoni, assenti cronici. All’inizio della seduta Ceccucci e Meloni di Forza Italia hanno assicurato il numero legale. Elio Graziosi ha annunciato ai consiglieri che non voterà più a favore della maggioranza, dopo che la sua mozione sulla ricapitalizzazione FILS non è stata approvata.

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