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“O ROMA O ORTE!” LA GENIALATA DEI PERUGINI

Dopo la deviazione del corso del Topino, durante la guerra tra Perugia e Foligno per farci morire di sete, i perugini del donca vogliono ora deviarci la ferrovia per Roma giusto giusto per risparmiare una ventina di minuti. Già sono stati stanziati una cinquantina di milioni per il progetto che prevedrebbe un tracciato con il quale da Perugia, dopo aver preso il minimetro, si passa per Todi per raggiungere Roma. Quindi la Foligno Terontola verrebbe praticamente declassata. Con in mezzo Assisi, però. Ma chi è il genio di questo progetto? A questo punto la domanda sorge spontanea. Perché c’é da ridere. Allora il treno che parte da Perugia dopo aver attraversato la Patria della Catiuscia Marini il cui municipio le è stato sfilato da sotto il sedere da tal Ruggiano che, pare, si sia accasato con Pound, il treno, dicevamo, una volta raggiunta Terni da ovest per andare a Roma deve in pratica fare un tratto allindietro. Che genialata, non trovate? Tutto questo per non passare per Foligno e utilizzare la Orte Falconara. Cinquanta milioni deliberati dal Cipe solo per lo sfizio di indebolire infrastrutturalmente un territorio. Ma la Corte dei Conti che ci sta a fare? E su questo grande aborto che si sta per compiere, il sor Mismetti che cosa fa? Sta zitto. Forse perché facendo il presidente della Provincia gli è caduta addosso una patina di peruginità? Oppure ha magnato li facioli con lassessore regionale ai trasporti? In tutto questo, che definiremo casino, lunica voce che si è fortemente levata con un bel tono di protesta, facendo anche capire che la centralità ferroviaria di Foligno ci sarà scippata, è stata quella della Stefania Filipponi. Questa volta la nostra Scassalkázaya ha perfettamente ragione. C’è una cosa da ricordare. Che nonostante ci fosse stato deviato il Topino, quella guerra i folignati la vinsero. Lo testimoniano i due Grifi a testa in giù sulla facciata della cattedrale.

ROBERTO DI MEO

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