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Una colonna (sonora) per la città

Se è vero che la musica crea l’amicizia e l’amicizia crea la musica, c’è bisogno di entrambe per consolidare i legami di una comunità. Per questo motivo la Gazzetta ha progettato un evento rivolto alla città, perché se l’arte ci permette di fare l’esperienza del bello, lo stare insieme ci aiuta a riflettere sul fatto che prendersi cura dei luoghi comuni non è un luogo comune. E allora il 1° dicembre i cittadini sono invitati a visitare attraverso un mini-tour guidato le chiese di San Giacomo, San Giuseppe alle Conce e Sant’Agostino. Un percorso di conoscenza fisica e simbolica al tempo stesso, perché questa camminata per le vie della città ci mostrerà luoghi della cultura e dello spirito, che vivono grazie al servizio di chi ogni giorno ha come unico guadagno quello di spendere la propria vita per gli altri.

Così dopo la visita alle chiese, alle ore 18 all’Auditorium San Domenico si terrà il concerto , nel quale i pianisti di fama internazionale Marco Scolastra e Ramberto Ciammarughi daranno vita ad un dialogo a due: verranno eseguiti brani celebri cui farà immediato seguito un’improvvisazione in chiave jazz, un omaggio a molti musicisti del passato per i quali la pratica dell’improvvisazione era una gioiosa consuetudine.

Visita guidata e concerto sono completamente gratuiti. Lo rimarchiamo per il fatto che il Servizio CEI per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica (SPSE) e la Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC) hanno promosso e sostenuto economicamente la pianificazione di una giornata organizzata dai periodici diocesani aderenti alla FISC, all’interno della quale dedicare uno spazio alla comunicazione del “Sovvenire”. Ma c’è un motivo forse più profondo. Riguarda il ruolo della Gazzetta: mettere a disposizione del territorio professionalità, intelligenza, capacità, idee, sensibilità, entusiasmo. Organizzare un evento del genere non è un fatto comune. Non è scontato nemmeno avere un gruppo di persone di diversa provenienza che pensano ciò che scrivono senza avere l’anello al naso e che testimoniano come questo giornale sia un presidio di libertà e pluralismo, un tesoro prezioso per lettori esigenti. Colonne settimanali che diventano colonna portante (e sonora) per la città.

ENRICO PRESILLA

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