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Obesità infantile: il 25% degli adolescenti in sovrappeso 

SPAZIO SALUTE L’ESPERTO RISPONDE 
a cura della dott.ssa Sara Bontempi

Nella società odierna il sovrappeso e l’obesità sono patologie in costante e crescente aumento e una buona parte di questa popolazione è rappresentata da bambini.

L’obesità infantile, infatti, è un problema di notevole rilevanza sociale e ha un’origine multifattoriale; come tale, è il risultato di diverse cause, più o meno evidenti, che interagiscono tra loro. Generalmente però, escluse cause prettamente mediche, è stato rilevato da molti studi clinici che l’obesità nei bambini trova la sua origine in alcune dinamiche familiari che spesso mantengono la patologia fino all’età adolescenziale.

Il cibo è il primo canale comunicativo tra genitore e figlio e, di conseguenza, rappresenta la prima modalità del bambino di poter entrare in relazione con i propri genitori.

Alcuni genitori, spesso, inconsciamente, tendono a sostituire il ruolo del cibo a quello della relazione, stimolando il bambino a nutrirsi in modo eccessivo e sregolato.

La nutrizione acquista quindi un valore emotivo e si configura come un ulteriore mezzo per esprimere il proprio affetto, o alle volte per sopperire a qualche senso di colpa.

È dunque fondamentale essere consapevoli di come un disagio fisico, quale l’obesità, nasconda in realtà un disagio più profondo relazionale e psicologico.

Nel momento in cui lo stile materno diviene iperprotettivo e controllante il bambino non si sentirà più sicuro e interromperà il normale processo di esplorazione, tendendo a voler corrispondere presto a desideri e aspettative materne, piuttosto che sviluppare la propria iniziativa e individualità.

Questo potrebbe comportare difficoltà a livello dell’interazione sociale, dell’acquisizione dell’autostima e del senso di identità. Dai risultati dell’indagine emerge che la prevalenza del sovrappeso variava dal 18% al 52% nei maschi e dal 13% al 43% nelle femmine mentre la prevalenza dell’obesità variava dal 6% al 28% tra i bambini e dal 4% al 20% tra le bambine, sulla base delle curve di crescita WHO.

Inoltre i dati suggeriscono un gradiente Nord-Sud, con le prevalenze più alte di sovrappeso e obesità nei Paesi dell’Europa meridionale. Nelle nazioni che hanno raccolto dati su più di una fascia di età la prevalenza di eccesso ponderale mostra una tendenza in aumento al crescere dell’età.

Rubrica a cura del Gruppo Bartoli 

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