E quindi uscimmo a riveder le stelle. I giovani, Dante e la speranza. L’intervista a Stefania Meniconi

Adotta una terzina mi piace. Un’idea che ti ruberei; o c’è già copyright?

Ci sono dei foglietti colorati. Semplicemente. Quelli che distribuisco a fine anno agli alunni, chiedendo loro di scriverci la terzina preferita della cantica studiata nei mesi precedenti.

Un successo, immagino. La tua bravura, la curiositas dei ragazzi e la forza dirompente di Dante. Una miscela micidiale.

Sulla bravura sorvolo, sulla forza di Dante sottoscrivo: sulla curiositas dei ragazzi ti dirò che è così autentica da farmi emozionare. Non saprei dirti come sia nata questa idea delle terzine: direi che è nata così e si è poi alimentata di anno in anno. Un serbatoio di emozioni per me.

È stato Dante a suggerirtela.

Te l’ha detto lui? Lo so che parli con Dante. Hai visto? L’ho pure scritto.

Lo so che l’hai scritto…

Il libro è dedicato a voi. Dante Alighieri giovane tra i giovani è dedicato alla bella squadra di insegnanti che con ricerche, incontri, letture hanno arricchito le nuove generazioni e contribuito a fare di Foligno, al di là dell’editio princeps, una città veramente dantesca. Dante mi ha preso attraverso di voi e attraverso gli occhi dei miei ragazzi.

Io dicevo che è stato Dante a suggerirti l’idea perché a me, per la fine di ogni anno scolastico, me ne suggerì un’altra: il personaggio della cantica che più vi è piaciuto. E perché.

E la classifica?

Ugolino, Ulisse e Farinata imbattibili. Piazzati Paolo e Francesca. Outsider, lo diresti? San Pier Damiani! Avrai un archivio di foglietti colorati, immagino!

Ho un archivio di pensieri, preferisco dire così. Pensieri dai quali comprendo quanto sia importante per i ragazzi leggere Dante. E poi la loro sincerità: tieni presente che i foglietti sono rigorosamente anonimi: un tu per tu fra il poeta grande e tremendo ed i ragazzi. Lui, il poeta che dà del tu, che dice: tu, lettore, ed i ragazzi che gli rispondono, lo interpellano, gli confidano se stessi. E lui lì, a spiegargli la vita. […]

GUGLIELMO TINI

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