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Filiali di banca, l’allarme dei sindacati: “A Foligno in 10mila senza uno sportello”

Quindici filiali pronte a chiudere entro la fine dell’anno, che si vanno ad aggiungere alle sei già chiuse in questi primi mesi del 2021. A tagliare è Intesa Sanpaolo, colosso bancario che in Umbria sta proseguendo il percorso di razionalizzazione degli sportelli. Una politica che non piace ai sindacati, pronti a dare battaglia. E sono proprio le sigle sindacali a mettere nero su bianco una previsione che purtroppo si sta avverando. “Come temevamo – spiegano i coordinamenti rsa Intesa Sanpaolo di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uil.Ca Uil e Unisin – stanno arrivando a maturazione i frutti avvelenati dell’operazione di fusione tra Intesa Sanpaolo e Ubi. Il 24 giugno – proseguono i rappresentanti sindacali – ci sono state notificate le decisioni unilaterali della banca, in merito ad una ulteriore tornata di chiusure di filiali che colpisce la nostra regione”. Alle 6 filiali chiuse nel primo semestre 2021 – come evidenziato dalle rsa – se ne aggiungeranno altre 15, per un totale di 21 sportelli in meno nel giro di dodici mesi. Tra le città più colpite ci sono Foligno, Perugia, Terni e Città di Castello. Proprio a Foligno verrà chiuso il 50% delle filiali cittadine (da ottobre a dicembre), ovvero quelle di via Palombaro, via Sportella Marini e Vescia. “La zona nord/est di Foligno – spiega Claudio Cecconi, rsa First Cisl del Folignate – che conta oltre 10mila persone, montagna compresa, rimarrà senza uno sportello…

di FABIO LUCCIOLI

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